REDAZIONE FIRENZE

Mugello nella morsa delle frane. Da Lutirano fino a Piancaldoli. A decine le strade bersagliate

La zona più colpita dal fenomeno è quella confinante con l’Emilia. Serviranno accertamenti geologici. Non si registrano danni ai castagneti. Stimati in decine di migliaia di euro gli interventi sugli smottamenti . .

Uuna delle tante france che hanno invaso le carreggiate e bloccato le strade

Uuna delle tante france che hanno invaso le carreggiate e bloccato le strade

È un lavoro a doppio binario, quello che sono chiamati a fare i Comuni dell’Alto Mugello, a cominciare da quello di Marradi, dopo l’ennesima emergenza per il maltempo, quella delle grandi piogge del 18 e 19 settembre. Da una parte intervenire immediatamente per riaprire strade, togliere dall’isolamento famiglie, consentire alle persone di tornare a scuola e a lavorare. Dall’altra fare la conta dei danni, per quantificare i fondi necessari per i lavori di recupero e di consolidamento. Così, dopo il lavoro della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, delle Misericordie, ora è il tempo degli uffici tecnici comunali.

Il più sotto pressione è quello di Marradi, che dopo gli appositi sopralluoghi tecnici ha stilato un primo elenco di interventi, quantificando in due milioni di euro i costi per gli interventi di somma urgenza, mentre si è stimata una cifra tra i cinque e i 6 milioni di euro per i lavori di completo ripristino.

La zona interessata è quella più a nord, ai confini con l’Emilia Romagna. Qui si sono concentrate le precipitazioni e la totalità dei danni. In tutto le frane sono state un centinaio. Sembra che stavolta non si segnalino particolari smottamenti nei castagneti, che invece un anno fa subirono danni gravissimi. La rete viaria invece è stata colpita in più punti. Delle arterie principali che collegano Marradi alla Romagna, si è già detto nei giorni scorsi: ora sono tutte riaperte, sia quella che si dirige verso Faenza, sia la strada per Modigliana. Nel territorio marradese sono state otto le strade di campagna che sono state chiuse a causa di frane, ma sei sono state già riaperte, pur in molto casi con limitazioni: passano solo residenti e soccorsi, e vi sono limiti di stazza dei veicoli e di velocità. Le situazioni peggiori si registrano per le strade comunali di Bulbana, che da Lutirano giunge alla provinciale 20, e di Grisigliano, sempre nei pressi di Lutirano.

Qui ci sono frane in più punti, E anche la lunga strada di Cesata, che da Lutirano va verso Tredozio, è stata investita da numerosi movimenti franosi. Due le strade ancora chiuse, quelle di Cesata e di Valbella, mentre altre vie rurali sulle quali si è intervenuti con urgenza, riuscendo in qualche modo a riaprire, sono quelle di Briccola, Valbella, Fondovalle, e via di Loiano. Per ciascun intervento occorrono alcune decine di migliaia di euro, come minimo.

Perché soltanto approfondimenti geologici dovranno dire se in alcuni punti saranno necessarie opere di rafforzamento, con l’utilizzo di micropali o di altri accorgimenti tecnici. Danni per frane anche nel comune di Firenzuola, tutti concentrati nella zona di Piancaldoli e Giugnola. Pure nel caso di Firenzuola, le piogge torrenziali non hanno provocato tutti i disastri del maggio 2023, ma ferite ci sono comunque state. Come per Marradi, i problemi maggiori sono per le strade. Tante strade bianche, strade vicinali, sono ora in pessime condizioni, completamente disastrate, con smottamenti, cedimenti, profondi solchi che le attraversano o ammassi di detriti che occupano tutta o parte della sede stradale.

Il sindaco Buti ha già elencato i principali problemi: "A Piancaldoli una frana a valle del paese ha portato all’evacuazione in via precauzionale di un’abitazione; a Bordignano c’è un tombino in un attraversamento stradale da rifare. A Visignano, Ronco e Coniale smottamenti di piccole dimensioni da rimuovere, e una chiavica da stasare, e in queste località, alle quali aggiungo Bruscoli, c’è il problema di tante strade bianche disastrate".

Paolo Guidotti