
I danni dell’alluvione nel comune di Vaglia
Ore 11 di stamani, il ’piano speciale’ invocato da Eugenio Giani all’indomani dei disastri alluvionali che hanno infradiciato le gambe già malconce del Mugello e riversato montagne di fango e terra sulle sue strade inizia a prendere corpo.
In Regione il governatore ospiterà a un tavolo i sindaci di tutti i comuni del territorio (che in questi giorni hanno alzato la voce con una serie di sos dalle rispettive zone duramente provate dal maltempo) per fare un punto sulle criticità – sia le recenti che le ’storiche’ – di una zona tanto bella quanto maledetta, specie nelle sue aree montane. Marradi, per dire, in neanche tre anni è stata colpita da quattro alluvioni, più o meno imponenti, e un terremoto.
Ed è proprio sull’Alto Mugello che Giani intende accendere i riflettori, sia mobilitando le energie della Regione che sensibilizzando il governo centrale e altri soggetti competenti (sulla tribolante ferrovia Faentina, per esempio, il governatore – che ieri durante il sopralluogo dice di non aver visto "le maestranze di RfI all’opera" – intende "mappare tutti i punti critici" e informare chi di dovere).
Fulcro della mission ’salva-Mugello’ di Giani è la strada regionale 302 che collega Borgo San Lorenzo a Marradi, ovvero la ’capitale’ del Mugello (dove c’è anche l’ospedale) e il capoluogo più remoto.
"Oltre alla rimozione delle frane che è la priorità di questa fase, – spiega Giani – c’è la volontà di portare subito avanti un lavoro accurato di potenziamento dell’arteria e un rafforzamento degli assi dei ponti".
Il governatore ha poi un progetto – "a lungo termine" – nel cassetto: ovvero "avviare uno studio di fattibilità per realizzare una galleria di lunghezza media nella parte alta del Passo della Colla".
"Il passo è a mille metri circa di altitudine, – sottolinea Giani – io penso a un tunnel da realizzare a un’altezza di 750-800 metri per agevolare i collegamenti".
Dopo lo studio "porrò la questione al governo per dividere eventualmente le spese al 50%" aggiunge. Sempre in tema di Alto Mugello è intenzione di Giani sollecitare ad Autostrade la "realizzazione di quanto previsto nell’accordo firmato in occasione della variante di Valico", ovvero la "fluidificazione del collegamento tra il casello di Firenzuola e il capoluogo stesso" per agevolare il collegamento del paese con l’autostrada A1 e quindi con Firenze.
A Palazzuolo sul Senio, infine, la Regione punta a semplificare la viabilità intorno al passo della Sambuca.
Scendendo a valle al tavolo di oggi si parlerà anche della situazione di Vaglia, una di quelle maggiormente colpite dagli straordinari rovesci d’acqua di dieci giorni fa. Attraverso il coinvolgimento di Anas si cercheranno di individuare le stragegie più adatte per mettere in sicurezza i punti più delicati della via Bolognese. Infine un altro progetto ambizioso ma sulla carta non impossibile da realizzare. Costruire, su un tracciato già esistente, una nuova strada provinciale. Siamo a Paterno, frazione del comune di Vaglia.
"Attualmente dal paese parte una strada che collega la zona alla Barberinese e alle Croci di Calenzano – dice Giani – Una via che praticamente è una mulattiera, percorribile soltanto con dei fuoristrada. Se riuscissimo a renderla una strada a tutti gli effetti, ’aperta’ a ogni tipo di autoveicolo saremmo di fronte a un’altra situazione che agevolerebbe con un’alternativa valida i collegamenti della zona".