REDAZIONE FIRENZE

Caso Mukki, la Centrale del Latte di Torino propone la fusione con la Centrale toscana

Al momento sono almeno quattro le manifestazioni di interesse presentate in risposta al bando: oltre alla Centrale del Latte di Torino, infatti, è arrivata una proposta anche dal gruppo Nuova Castelli-Alival. Il termine scade alle 23.59

Mungitura in una foto Ansa

Firenze, 20 febbraio 2015 - La Centrale del Latte di Torino propone la fusione con la Centrale di Firenze, Pistoia e Livorno. Questo dopo il bando che la stessa centrale toscana aveva messo online, sul suo portale, per una proposta appunto di allargamento della collaborazione. Possibili fusioni erano state prospettate con varie altre aziende, tra cui Granarolo. Ma adesso sembra che la proposta più concreta sia quella arrivata dal PiemonteSpiega la società piemontese, quotata al segmento Star di Borsa, che la proposta recepisce «le indicazioni provenienti dal comunicato del consiglio di amministrazione» dell'omologa società toscana, pubblicato sul sito internet aziendale il 19 gennaio.

La Centrale del latte piemontese, quindi, comunica "di aver predisposto uno schema di progetto non vincolante di possibile integrazione industriale tra i due gruppi". Lunedi' 23 febbraio il management torinese- il presidente Luigi Luzzati, e l'Ad Riccardo Pozzoli- sara' a Firenze per una conferenza stampa che illustrera' nel dettaglio l'offerta.

Dopo che la società ha comunicato di aver predisposto uno schema di progetto non vincolante di possibile integrazione industriale con la Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno il titolo ha chiuso in Borsa con un rialzo del 20,9% a 3,83 euro. Dopo lunghe sospensioni in asta di volatilità, rally in Borsa per la Centrale del latte di Torino.

L'OPINIONE DI NARDELLA - "Come ho gia' detto per Granarolo, anche nel caso della Centrale del latte di Torino, o per altri soggetti privati, noi siamo ben contenti del fatto che vi sia un interesse su una realta' produttiva come la Mukki. Detto questo torno a dire che noi non svendiamo". Cosi' il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito della "integrazione industriale tra i due gruppi" avanzata dall'azienda piemontese titolare del marchio Tappo Rosso, guidata dal presidente Luigi Luzzati e nel cui Cda siede l'ex ministro Elsa Fornero. "Per noi- continua- restano centrali i famosi tre paletti: il progetto industriale di crescita; la salvaguardia dei lavoratori e dello stabilimento di Firenze; la valorizzazione e la tutela della filiera produttiva del Mugello che sono alla base della qualita' del nostro prodotto".

ALMENO QUATTRO LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE - Al momento sono quattro le manifestazioni di interesse presentate in risposta al bando della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno per ipotesi di rafforzamento aziendale e di evoluzione possibile del capitale sociale della Mukki. Il termine scade alle 23.59 di stasera. A rispondere sono stati la Centrale del Latte di Torino; il gruppo Nuova Castelli-Alival, controllato dal fondo Charterhouse Capital Partners, un raggruppamento di cooperative di allevatori del Mugello guidato da Cooperlatte, Granducato e Atpz; un gruppo di dipendenti della Mukki. Nessun commento, finora, da Granarolo, che mesi fa aveva presentato una manifestazione di interesse per la quota del 18% messa in vendita dal Comune di Pistoia.

LA PROPOSTA DEL GRUPPO NUOVA CASTELLI-ALIVAL - Il progetto di Nuova Castelli, si legge in una nota, prevede «un adeguato percorso di crescita, la salvaguardia dell'occupazione e la tutela della filiera produttiva, con particolare riferimento agli allevamenti del Mugello», mentre Torino presenterà il suo progetto lunedì 23: lo stesso giorno si terrà un Cda di Mukki per l'analisi delle proposte. L'azienda Nuova Castelli di Reggio Emilia ha comunicato di aver presentato la propria manifestazione d'interesse alla partecipazione nella Centrale del latte di Firenze. Il progetto di Nuova Castelli che proprio a Firenze una decina di giorni fa annunciò il suo programma di crescita dopo l'acquisizione di Alval, «mette al centro della proposta lo sviluppo di Mukki - spiega la nota -, prevedendo un adeguato percorso di crescita, la salvaguardia dell'occupazione e la tutela della filiera produttiva, con particolare riferimento agli allevamenti del Mugello».