Marcello Mancini
Cronaca

Quando la multa diventa ingiusta

Risponde il direttore de La Nazione Marcello Mancini

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

L'editorialista de La Nazione Marcello Mancini

Firenze, 29 luglio 2014 - CARO DIRETTORE, scorrendo la classifica delle multe si notano due cose: la prima è che noi toscani siano tartassati alla grande, anche se a Firenze una inversione di tendenza c’è. L’altra è che tutta l’Italia onesta e che lavora è alle prese con vigili che sono vampiri per conto dei Comuni: ogni minima infrazione viene punita, anche in tempi di crisi. Vergogna. L.M., via mail

CON LE MULTE i Comuni fanno cassa. Questo lo sappiamo. E oggi è ben noto quanto le amministrazioni locali abbiano bisogno di soldi. D’altra parte non è ammissibile che le città vengano travolte dal traffico o paralizzate dalle auto lasciate selvaggiamente in divieto di sosta. Ciò che non ho mai accettato, è l’accanimento con il quale alcuni vigili puniscono tranquille signore che vanno a fare la spesa di fretta lasciando l’auto in doppia fila, e magari «gràziano» i furgoncini che fuori orario, a loro piacimento, caricano e scaricano merci in viuzze impossibili. Ma non è solo un problema di multe stradali. I vigili urbani hanno altri compiti, certamente più complicati e scomodi che non lasciare un foglietto rosa sul cruscotto di un’auto incustodita, ai quali dovrebbero dedicarsi per lo meno con la stessa severità: reprimere il degrado che mortifica le nostre città e impedire l’invasione dell’abusivismo commerciale. I cittadini hanno il dovere di rispettare le regole, ma anche il diritto di vivere in una città più civile. 

Marcello Mancini