STEFANO BROGIONI
Cronaca

Autovelox, 46 multe a una mamma: "Pago, ma perché il primo verbale dopo 80 giorni?"

Tra maggio e luglio, è stata beccata anche più volte in un giorno dal velocar del viale XI Agosto. "Multe per 5.500 euro, ho preso un finanziamento. Però la prima notifica l’ho ricevuta dopo 80 giorni"

Firenze, 13 ottobre 2022 - Abita a Novoli, fa la commessa in un negozio di via della Panche e o gni giorno, due volte al giorno, fa il viale XI Agosto in direzione di Rifredi. Tra maggio e luglio, ha superato il limite di velocità 46 volte. Totale, 5.500 euro di contravvenzioni e diversi punti di decurtazione riferiti a quando, il superamento del limite è andato oltre i dieci chilometri orari, al netto della tolleranza del cinque per cento prevista. E ancora non è sicura che non gliene arrivino altre.

"Ho già pagato, ho preso un finanziamento per pagare, abbiamo modificato i programmi delle vacanze di questa estate", racconta la donna, quarant’anni, madre di due bambini piccoli, che ci chiede di non pubblicare il suo nome.

Non cerca alibi e nemmeno ricorsi giudiziari, dopo essersi consultata con l’avvocato Mattia Alfano. "Però - aggiunge - se le notifiche mi fossero arrivate prima, avrei potuto correggermi. Invece, ho iniziato a ricevere i verbali dopo 80 giorni dalla prima infrazione. Nel frattempo, ho continuato a passare di lì, la mattina verso le 8.30 e il pomeriggio alle 3.30, per raggiungere il negozio dopo aver lasciato i bambini a mia suocera". Le complicazioni quotidiane sono poi all’ordine del giorno, facile immaginare che per non far tardi all’apertura del negozio, sul vialone del “metano“ in versione estiva, quindi meno trafficato del solito, la mamma lavoratrice trafelata abbia pestato più del dovuto. le contravvenzioni che le sono cominciate ad arrivare ad agosto vanno dai 45 ai 137 euro.

"Per la mia assistita nonostante l’alto importo abbiamo deciso di non far ricorso perché quegli autovelox di fatto sono legittimi - dichiara l’avvocato Alfano -. C’è una evidente carenza normativa: l’istituto della continuazione, che è previsto anche per reati gravissimi, come l’omicidio, cioè la possibilità di fare un piccolo aumento rispetto al primo illecito nel medesimo contesto perché non è giusto che si sommi la pena di ciascun reato. Questo non esiste per le sanzioni amministrative, ed è una abnormità del nostro ordinamento specialmente in un momento di difficoltà per le famiglie come quello attuale".

Ma c’è anche qualche caso in cui il giudice ha invece tenuto conto della continuazione, anche se non in materia di infrazioni della velocità. Interpellando alcuni legali “esperti“ di ricorsi stradale, come l’avvocato Fabio Generini, si apprende ad esempio di una sentenza, firmata dal giudice di pace, in cui sono state “perdonati“ i plurimi e consequenziali accessi indebiti alla zona a traffico limitato, applicando appunto un principio simile a quello della continuazione del penale.