
Il dispositivo Cerbero come raffigurato dal sito della società produttrice Safety21
Firenze, 26 aprile 2025 – Nella mitologia greca il Cerbero è un mostruoso e gigantesco cane a tre teste. A vederlo fa una gran paura ma i fiorentini non dovranno averne quando per le strade della città – è questione di giorni – si aggirerà il suo omonimo 4.0, sofisticato ritrovato di intelligenza artificiale a bordo delle auto della polizia municipale. Non dovranno averne a patto che la loro macchina non sia in doppia fila, o parcheggiata su un marciapiede oppure ancora sullo stallo riservato ai bus.
In quel caso il Cerbero – che ha appunto tre teste, due telecamere e un ’cervellone’ – si acciglierà e... farà scattare la multa digitale. Il debutto nelle prossime settimane sarà comunque in versione estremamente soft, con più tendenza al monitoraggio che alla sanzione. Ma di fatto Cerbero è pronto.
Il dispositivo non è altro che un sistema automatico di rilevamento di infrazioni al codice della strada ed è composto infatti da una telecamera bidirezionale alloggiata tramite un supporto magnetico. Sarà proprio l’intelligenza artificiale a ’capire’, tramite gli occhi di Cerbero, quando suggerire una sanzione o quando passare oltre. Cerbero (Palazzo Vecchio ne ha in dotazione quattro che potranno essere sposati da un’auto dei vigili all’altra) ’scruterà’ il traffico fiorentino tramite un programma di intelligenza artificiale chiamato TitanUp che è in grado di comunicare direttamente a bordo dell’auto dei vigili le violazioni rilevate.
L’agente a quel punto dovrà esaminarle e, se le riterrà valide, potrà premere il pulsante ’sanziona’, avviando l’iter della contravvenzione. A Cerbero non sfuggirà nulla: oltre a pizzicare chi è in divieto di sosta o ingombra pericolosamente la carreggiata potrà anche controllare se l’automobilista è in regola con assicurazione e revisione.
In molti già temono stangate in arrivo ma l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio, Andrea Giorgio, spiega che non è questa la filosofia che sta dietro all’introduzione del nuovo dispositivo, già in uso in altre città italiane.
“Il nostro obiettivo è tutelare i residenti della città dal parcheggio abusivo di chi viene da fuori, che spesso usa gli spazi riservati ai fiorentini rendendo difficile trovare parcheggio” la premessa del responsabile del traffico che chiede “ai fiorentini un poco di pazienza” per mettersi in regola con la sosta nella propria Zcs di residenza (sono 5 e corrispondono grossomodo ma non precisamente ai 5 Quartieri di residenza) “registrando la propria targa in pochi minuti”.
“Così – aggiunge Giorgio – si renderà più semplice e efficiente il sistema dei controlli, che ci permetteranno così di riportare ordine e migliorare la vita di chi altrimenti rischia di passare troppo tempo a cercare posto trovando negli spazi residenti persone che non hanno titolo per starci”.
La mission non è dunque quella di multare i fiorentini, si fa sapere dal Comune, bensì l’esattocontrario, cioè chi invece ai fiorentini toglie spazi fisici per l’auto, occupando ’abusivamente’ stalli di sosta (ogni giorno si stimano in ingresso città dall’hinterland qualcosa come centomila auto, un’enormità considerato il perimetro contenuto dei confini comunali) e costringendo i residenti a giri infiniti per trovare un posteggio alternativo. Giri-pesca che, oltre a gravare sulle tasche degli automobilisti per il carburante consumato, incidono sulla qualità della vita degli abitanti. Per la perdita di tempo, sì, ma anche per l’inquinamento dell’aria.