REDAZIONE FIRENZE

Multiutility, iniezione milionaria. Levata di scudi dall’opposizione. Ma Bettarini: "Serve investire"

La maxi operazione è la riprova, al momento, del congelamento della quotazione in Borsa. Da Spc a FdI: "Si fa debito per pagare i debiti". L’assessore rassicura: "La società al lavoro".

"Sono contento del fatto che la società continui a lavorare, operando per avere adeguati strumenti di finanziamento per gli investimenti fondamentali che abbiamo deciso di realizzare". Parola di Giovanni Bettarini, assessore alle Partecipate del primo Comune per impegno societarie in Alia Multiutility (37%), all’indomani della conferma della notizia, già circolata nei mesi scorsi, che ha certificato la maxi operazione di finanziamento del gruppo industriale per un importo complessivo di 965milioni, articolato in un prestito obbligazionario di 200milioni e un finanziamento bancario ‘multilinea’ con durata massima di cinque anni concesso da un pool di istituti, che include Mps, Bnl e Bnp Paribas, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e Unicredit, Credit Agricole.

Un passaggio a riprova del congelamento dell’opzione quotazione in Borsa - su impulso dell’assemblea dei sindaci soci rinnovata al 65% - a favore dello strumento tradizionale di accesso al credito per dare ossatura agli investimenti da mettere in campo dalla società nata per aggregare i servizi dell’acqua, rifiuti e energia. Non tutto il tesoretto concesso dal pool di banche andrà in quella direzione, perché un terzo del totale è destinato al rifinanziamento (a migliori condizioni) del debito già contratto.

Il management è al lavoro sul piano industriale nuovo, ma alle porte comincia a palesarsi una scadenza già stringente, prevista ad aprile: l’approvazione del bilancio. Nel frattempo i gruppi consiliari a Palazzo Vecchio come hanno reagito alla notizia? Da destra, levata di scudi del coordinatore comunale di FdI Jacopo Cellai: "Viene subito da pensare - si chiede -: che cosa si finanzia se ancora non c’è un piano industriale? Un terzo dei 965milioni sono per ripianare debito già esistente, e non si tratta di noccioline. Ma cosa si investe oltre 600milioni senza un piano? Delle due l’una: o non c’è oppure c’è ma non viene mostrato al consiglio comunale. La sensazione è che manchi totalmente il manico politico dei sindaci dei Comuni capofila Firenze e Prato, Funaro e Bugetti".

A sinistra, altra levata di scudi col leader di Spc Palagi: "Si fa debito per pagare debito? I soci pubblici sapevano? Funaro e Bettarini continueranno a dire che il Cda ha potere di farlo, senza spiegare quanto i Comuni sappiano di quello che accade in una società? Chiediamo alla Commissione Controllo di convocare una seduta urgente".

A proposito di Commissione Controllo, netta la presa di posizione del suo presidente Bambagioni (Lista Schmidt): "Era un segreto di Pulcinella la pesante situazione debitoria di Alia - attacca Bambagioni - apprendiamo di nuovi debiti per cifre astronomiche. Un gioco al rialzo sul debito che rischia di affossare le prospettive della Multiutility e rischia di ricadere, come già sta avvenendo, sulla qualità dei servizi e sui costi delle bollette".

In risposta, si attiva la cordata a tre teste del Pd, con Milani, Innocenti e Balli che rispondono a tono all’esponente della Lista Schmidt: "Nessun segreto di Pulcinella e nessuna pesante situazione debitoria - la replica dei dem -. L’operazione è stata approvata in tutti gli organi amministrativi delle società coinvolte. Curioso che il comunicato sia stato predisposto dalle banche (la notizia in realtà è stata anticipata da Radiocor in seguito all’informativa sulla piattaforma SDIR, ndr) le quali per dare soldi esaminano conti e piani di un’impresa e li giudicano meritevoli (o meno) di ricevere soldi. Non il contrario, come dichiara Bambagioni".

Francesco Ingardia