Tragedia all’alba di ieri a Strada in Chianti lungo la strada regionale 222 "Chiantigiana". Travolto da due auto all’altezza della Martellina, in via Montagnola, ha perso la vita, poco prima delle 7, Vincenzo Nicosia, classe 1964. Padre di tre figli, originario della Calabria, Nicosia viveva da alcuni anni a Firenze con la famiglia e lavorava in una delle aziende del cotto a Impruneta. A quanto pare, ma è in corso la ricostruzione da parte della polizia dell’Unione del Chianti, l’uomo stava andando a lavorare. Come spesso faceva, arrivato alla Martellina si era fermato a fare colazione al bar del posto. Anche ieri aveva parcheggiato l’auto e aveva raggiunto il bar. Poi una volta finito e salutato il barista, ha provato a fare ritorno verso l’auto. Ma appena fuori del locale, mentre attraversava la strada per recarsi al parcheggio, è stato investito da un’auto il cui proprietario è residente a Bagno a Ripoli, un 80enne che dopo l’incidente si è sentito male ed è stato soccorso. Probabilmente l’urto con la vettura non era stato mortale, ma il colpo ha sbalzato Nicosia al centro della strada dove è finito sul cofano di una seconda vettura che procedeva verso Strada in Chianti.
L’auto, condotta da un cittadino straniero, l’ha travolto e potrebbe essere stato proprio questo secondo impatto a provocare la morte del calabrese 59enne, ma saranno gli accertamenti disposti dalla Procura a stabilirlo. Gli avventori che si trovavano nel bar si sono subito affacciati sulla strada, mentre il barista ha chiamato il 112. Immediato l’arrivo dell’ambulanza della Fratellanza Popolare di Grassina, inutile le manovre per cercare di rianimare l’uomo che è spirato sull’asfalto sotto una pioggia battente. Anche i due automobilisti coinvolti, adesso indagati per omicidio stradale, si sono subito fermati e messi a disposizione della Polizia locale dell’Unione comunale del Chianti fiorentino arrivata sul posto insieme alla Polizia locale di San Casciano. Uno dei due automobilisti, il più anziano, visibilmente scosso ha accusato un malore ed è stato preso in cura dal personale dell’ambulanza.
A supporto della Polizia locale è intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri di Strada in Chianti per regolare la viabilità, chiusa in un primo momento per consentire l’intervento dei sanitari e in seguito per consentire i rilievi. Le due auto sono state poste sotto sequestro. Comprensibilmente provati da quanto avvenuto, i due baristi. "Si fermava spesso qui per fare colazione, era una persona gentile e disponibile al dialogo", racconta uno dei due. "Era originario di Reggio Calabria, sposato, aveva tre figli. Lavorava nel comune dell’Impruneta". Tra chi ha assistito alla scena c’è chi punta il dito sulla sicurezza. "Su questa strada corrano come matti", dicono.
"Questo si avverte anche dall’interno del negozi e delle abitazioni dalle vibrazioni per lo spostamento d’aria che provocano; sia auto sia mezzi pesanti. Più volte abbiamo segnalato sia al comune di Greve sia ai vigili la necessità di un autovelox, dei rallentatori, pannelli che evidenziano la velocità da entrambi le parti". A dire il vero un autovelox c’è in prossimità delle strisce, "ma non ci risulta sia mai entrato in funzione per chissà quale cavillo burocratico. Purtroppo adesso siamo a piangere la morte di quest’uomo", concludono i cittadini.
Andrea Settefonti
Antonio Taddei