
Lucia Bencistà e il primo cittadino, Roberto Ciappi, davanti ad un’opera di Jacopo Vignali
Sette Comuni, nove musei e un modo unico e diffuso di far conoscere l’Arte e legarla al territorio. Per farla diventare esempio virtuoso di fare turismo legato alle tradizioni, anche quelle gastronomiche, e di creare economia sostenibile. Tutto questo è il Sistema Museale Chianti Valdarno che da poco ha una nuova coordinatrice e responsabile scientifica, Lucia Bencistà che è anche direttrice del museo Giuliano Ghelli di San Casciano. Storica dell’Arte, valdarnese, raccoglie l’eredità e l’esperienza di Nicoletta Matteuzzi.
Qual è il valore dei piccoli musei di campagna per il territorio? "Gli spazi espositivi, nati nella maggior parte da raccolte di opere legate all’arte sacra, costellano un territorio molto vasto e diversificato. Sono presidi di grande valore culturale e sociale che nulla hanno da invidiare ai musei urbani. Essi rappresentano dei veri e propri scrigni che testimoniano la memoria culturale e artistica della campagna fiorentina".
Che cosa vi si può ammirare all’interno? "I musei del Sistema Museale hanno permesso di salvare numerose opere riferibili ai secoli XII-XVIII che altrimenti sarebbero rimaste sconosciute ai più. I dipinti esposti provengono da chiese e pievi del territorio alcune delle quali abbandonate e dismesse. Ci sono opere tra gli altri, di Neri di Bicci, Ambrogio Lorenzetti, Masaccio, Domenico Ghirlandaio, Jacopo Vignali".
Quanto è importante il legame con il territorio? "Sono musei di campagna che nascono dal loro stretto legame con il territorio perché ospitano opere uniche realizzate dagli artisti che hanno lavorato nella campagna".
Quanto arte, tradizioni e cultura gastronomia possono portare all’economia di un territorio? "I nostri musei sono luoghi di memoria che riflettono la storia e le radici del nostro territorio, la valorizzazione culturale e turistica di questi spazi museali si realizza attraverso l’organizzazione di mostre, eventi iniziative che uniscono e intrecciano arte, cultura, degustazioni di produzioni tipiche vitivinicole e olivicole dunque attraverso l’arte che produce Economia si promuove un intero territorio".
Quale obiettivo si è posta? "Lavorerò per coltivare la memoria dei luoghi e delle persone, da storica dell’arte che ama esprimersi sul campo. La mia scommessa è rafforzare la rete museale".