Firenze, 12 dicembre 2019 – Sono in stato di agitazione i lavoratori della biglietteria, accoglienza e libreria dei musei di San Marco e della Galleria dell'Accademia, che ieri si sono riuniti in assemblea. Con il cambio della concessione dei servizi museali, aggiudicata in regime provvisorio a Coop Culture, rischiano il taglio dello stipendio – da 164 a 290 euro al mese, su un salario medio di 1.300 euro – ed un peggioramento delle condizioni di lavoro.
Per questo non escludono lo sciopero di tutti i musei statali fiorentini nel periodo natalizio. «Siamo molto preoccupati. Se non riceviamo risposte all'azienda e dalle istituzioni – spiegano i rappresentanti di Filcams Cgil e Uiltucs Firenze – siamo pronti ad iniziative di protesta, fino allo sciopero». Con il passaggio alla nuova concessione, che sarà operativa da inizio 2020, agli 80 lavoratori coinvolti non sarebbe più applicato il contratto nazionale del commercio, ma quello multiservizi. Di qui la riduzione dello stipendio, ma non solo. «Non abbiamo nessuna garanzia, nemmeno quella del mantenimento dei livelli occupazionali. Eppure siamo lavoratori altamente qualificati, che rappresentano il biglietto da visita della città per i turisti che arrivano. Lo Stato – accusano – fa gare che alla fine risultano al massimo ribasso. Noi non ci stiamo e questa è solo la prima battaglia». A seguire, infatti, dovranno essere aggiudicate le concessioni dei servizi aggiuntivi dei musei del polo del Bargello e poi quelli di Pitti e Uffizi.