Musei, sciopero del 5 novembre: "Una condizione per revocarlo"

Lavoratori museali a Firenze chiedono garanzie per passaggio a nuovo gestore entro 5 novembre per revocare sciopero. Sindacati attendono risposte da ATi Coopculture.

Musei, sciopero del 5 novembre: "Una condizione per revocarlo"

Un momento della protesta di venerdì scorso dei lavoratori dei servizi museali di Uffizi, palazzo Pitti, polo museale Regione Toscana, Opificio Pietre Dure

Revoca dello sciopero ai musei del 5 novembre? Ecco la condizione. Dopo la protesta di venerdì scorso nel piazzale degli Uffizi, i lavoratori – circa 200 addetti attualmente in Opera Laboratori – dei servizi museali (biglietterie, sorveglianza, accoglienza) di Uffizi, Pitti, polo museale Regione Toscana e Opificio Pietre Dure, chiedono di mettere nero su bianco le garanzie per il passaggio al nuovo gestore e di farlo entro il 5 novembre.

"Prendiamo atto della dichiarazione dell’Ati Coopculture (il nuovo gestore, ndr) in risposta alle nostre preoccupazioni. Dichiarazione che intendiamo come una prima apertura alla risoluzione positiva della nostra vicenda ma che per essere considerata realmente tale dobbiamo veder ora concretizzata e non rimandata a un tavolo successivo all’insediamento ufficiale" dichiarano Filcams Cgil Firenze, Uiltucs Uil Toscana e Rsu Opera. Quindi, "riprendendo il testo dell’accordo siglato in Regione il 19 dicembre 2023 – proseguono i sindacati – chiediamo all’Ati Coopculture di sottoscrivere prima del 5 novembre un documento per garantire il matenimento della continuità contrattuale e retributiva, incluso quanto previsto dalla contrattazione integrativa, della correttezza dell’applicazione contrattuale e dei livelli occupazionali del personale effettivamente impiegato nei musei e nei servizi accessori". I sindacati, poi, invitano la Direzione museale "a farsi garante del documento che l’Ati Coopculture, per dar seguito a quanto già dichiarato alla stampa, vorrà sottoporci nelle prossime ore nelle sedi opportune, unica condizione, questa, per poter valutare seriamente la revoca dello sciopero". A questo punto, i sindacati attendono una convocazione da parte di ATi Coopculture e respingono al mittente le "lezioni di condotta sindacale" che si sono susseguite nella giornata di venerdì.

B.B.