REDAZIONE FIRENZE

Museo diffuso, avanti tutta: "Coinvolgiamo le associazioni"

Il Museo diffuso di Fiesole si apre a nuovi spazi grazie al coinvolgimento di associazioni e aziende culturali locali. Il progetto punta a valorizzare luoghi storici e artistici raramente accessibili, promuovendo la partecipazione e la fruizione del patrimonio culturale.

Il Museo diffuso di Fiesole si apre a nuovi spazi grazie al coinvolgimento di associazioni e aziende culturali locali. Il progetto punta a valorizzare luoghi storici e artistici raramente accessibili, promuovendo la partecipazione e la fruizione del patrimonio culturale.

Il Museo diffuso di Fiesole si apre a nuovi spazi grazie al coinvolgimento di associazioni e aziende culturali locali. Il progetto punta a valorizzare luoghi storici e artistici raramente accessibili, promuovendo la partecipazione e la fruizione del patrimonio culturale.

Nuovo passo avanti per il Museo diffuso. Il progetto di valorizzazione turistica, inaugurato lo scorso aprile con la messa in rete dei quattro itinerari "Paesaggi Plurali" che con una quarantina di tappe raccontano Fiesole attraverso le principali bellezze storico- artistiche, chiede aiuto all’associazionismo e alle aziende culturali locali per garantire l’apertura al pubblico di spazi a oggi raramente accessibili.

I luoghi coinvolti sono edifici religiosi come la chiesa di Santa Maria Primerana, quella di San Domenico, la chiesa di San Jacopo al Girone e quella di san Giuseppe artigiano a Montebeni. Ma sono interessanti anche gioielli come come la Cattedrale di San Romolo e il santuario di Fontelucente che, nonostante l’importante ruolo artistico che questi luoghi rivestono, per motivi di sicurezza sono aperti esclusivamente per le funzioni religiose.

Ci sono poi la rinascimentale villa Medici e la neogotica Peyron di Vincigliata. Completano l’archivio con gli studi sui giardini dell’architetto paesaggista Pietro Porcinai e la Fonte Sotterra, la struttura ipogea di Borgunto utilizzata come sorgente dal medioevo e luogo denso di misteri e di aneddoti.

"Il museo diffuso è un progetto nato dalla partecipazione; per questo – ha spiegato la sindaca Cristina Scaletti – ci è sembrato naturale coinvolgere il nostro ricco tessuto associativo nella cura dei beni e nel renderli fruibili. Vogliamo che Fiesole diventi un esempio di come la cultura possa fungere da strumento di coesione sociale e sviluppo locale, promuovendo la partecipazione attiva e il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità. Con l’apertura di questi spazi, Fiesole si propone di diventare un modello di innovazione culturale, in cui il patrimonio diventa un bene condiviso, accessibile a tutti". Per partecipare al bando è necessario compilare il modulo disponibile online sul sito istituzionale del Comune e inviarlo entro l’11 novembre.

Daniela Giovannetti