Firenze, 21 novembre 2024 – Come ogni anno, anche l’edizione 2024 della “Hall of Fame Viola“ è stata un tuffo nel passato, nella storia del club gigliato, ormai prossimo al centenario nel 2026. Passato, ricordi, celebrazioni ma anche uno sguardo al futuro con l’appello di David Bini, presidente del Museo Fiorentina: “Occorre realizzare una sede espositiva permanente che regali a tutti l’emozione del gioco del calcio, dalle origini del Calcio Storico Fiorentino, anch’esse vanto cittadino, fino alla squadra in maglia viola, la cui storia è patrimonio di tutti noi e come tale deve trovare una collocazione nel cuore della città, a disposizione di tutti”.
Il Museo Fiorentina, infatti, non ha una sua sede “fisica“ e i suoi eventi espositivi sono sempre organizzati in luoghi anche prestigiosi (come Palazzo Medici Riccardi), ma temporanei. La richiesta di una sede permanente non è di oggi e Bini la ripropone rivolgendosi alla nuova amministrazione comunale. “Siamo qui per costruire qualcosa insieme” ha detto l’assessora allo sport Letizia Perini con un’apertura possibilista. «Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si è detto disposto a lavorare verso una soluzione del problema», dice Bini. Una sede che, secondo il Museo Fiorentina non può che essere nel centro della città: «La sede giusta del Museo sarebbe in centro storico perché con l’afflusso turistico di Firenze e la grande domanda di museologia dello sport la struttura sarebbe autosostenibile e potrebbe portare indubbio beneficio a tutta la città e all’amministrazione cittadina». Bini sottolinea che, in occasione delle mostre fatte dal Museo Fiorentina, molti visitatori provengono da fuori Firenze, tifosi viola e non.
«Il compito del Museo Fiorentina è questo: trasmettere la storia della Firenze sportiva ai nostri giovani, insegnare loro l’esempio di vita dei protagonisti della storia viola che hanno portato la maglia col giglio sul cuore in giro per il mondo per ormai quasi un secolo. Per farlo abbiamo bisogno di un luogo che sia e diventi per sempre la casa del popolo viola».