SANDRA NISTRI
Cronaca

Museo Ginori, chiuso anche il parco: "Siamo preoccupati per il futuro"

Dopo la lettera di Montanari, le associazioni che collaborano nella gestione del giardino chiedono soluzioni

Montanari e Falchi all’apertura

Montanari e Falchi all’apertura

Cancelli chiusi per il parco del Museo Ginori in viale Giulio Cesare. La decisione è dovuta alla mancata proroga del Cda della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia da parte del Ministro della Cultura Alessandro Giuli che, in pratica, sta bloccando le attività del sito, area verde compresa. Dopo la lettera aperta del presidente Tomaso Montanari ora anche le associazioni sestesi che dal maggio 2022 collaborano con la gestione del giardino (Associazione Comunale Anziani, Auser, CAI, Pro Sesto – Pro Loco, La Racchetta, Società di Mutuo Soccorso Ginori più Anteas provinciale Firenze) si dicono amareggiate. Pur concordando con la decisione di tenere chiuso il parco, queste realtà, infatti, "non possono non segnalare alla cittadinanza tutta la gravità della situazione che si va a creare per la futura riapertura".

Volontariamente – sottolineano in una nota comune – "ci eravamo impegnati a gestire il Parco con l’ottica di dare un contributo alla cittadinanza e di tenere comunque acceso l’interesse e, proprio ora che i lavori nella struttura erano ripresi, mentre si stava per passare al secondo lotto che avrebbe portato alla riapertura, ci troviamo davanti a uno stallo. Non conosciamo le motivazioni, ma senz’altro questo sta creando preoccupazione per i tempi del proseguo dei lavori e della riapertura del Museo".

Proprio all’inizio del 2024 – proseguono le associazioni – "avevamo sottoscritto una nuova convenzione con il Presidente della Fondazione con l’obiettivo di contribuire non solo alla gestione del Parco – che nel frattempo ne vedeva l’utilizzo da parte di cittadini, di genitori con bambini, di scolaresche, di sportivi - ma anche con l’obiettivo di aderire agli "Amici del Museo Ginori" non appena ne sarebbe stata garantita l’apertura al pubblico. Condividiamo la lettera del prof. Montanari e chiediamo agli altri soci della Fondazione di sollecitare il Ministro affinché si arrivi a una soluzione il prima possibile, qualunque sia".