Museo negato ai disabili "Non c’è rampa d’accesso"

Cittadini lasciati fuori durante le visite al complesso di Badia . Il presidente del Gamps Simone Casati: "Umanamente mi vergogno".

I disabili non possono entrare. Succede a Scandicci, in un edificio comunale di piazza Vittorio Veneto a Badia a Settimo, dove ha sede il museo cittadino dei fossili curato dall’associazione Gamps.

Non c’è una rampa montascale (il museo è al primo piano dell’edificio) non ci sono servizi adeguati, e così i volontari dell’associazione sono costretti a rimandare indietro i disabili che arrivano in visita o a negare la visita stessa alle onlus che sostengono la disabilità che ne fanno richiesta.

L’ultimo caso, che ha fatto scoppiare la bagarre politica, è di qualche settimana fa. "A quanto mi risulta – ha detto il consigliere comunale della Lega, Alessandro Salvadori – i volontari del Gamps hanno negato la visita ad Habilia Onlus, associazione di disabili motori che svolge la sua attività nel settore dell’assistenza sociale e socio sanitaria, a favore di altri soggetti con disabilità motoria non modificabile o solo parzialmente recuperabile".

Habilia, che da qualche anno organizza anche visite culturali, aveva chiesto per email la possibilità di visitare il museo dei fossili di Scandicci con i propri soci in sedia a rotelle".

La richiesta è stata di prassi: i vostri spazi sono accessibili? E la visita guidata e a pagamento? Quando potremmo venire nel mese di settembre o ottobre? "All’associazione Habilia – ha aggiunto Salvadori – purtoppo è stato negato il permesso di visita dalla direzione del museo, in quanto i locali non sono a norma per ospitare persone portatrici di handicap, nonostante una mozione in consiglio comunale, approvata a maggioranza assoluta, da noi presentata circa 2 anni fa, dove si chiedeva urgentemente l’adeguamento dell’immobile di proprietà comunale. Mi domando se l’approvazione della mozione sull’abbattimento delle barriere architettoniche in un luogo pubblico come il Centro Civico Ofelia Mangini, sede del GAMPS, sia più un modo sbrigativo della maggioranza per essere in pace con la propria coscienza; infatti la realtà dei fatti è ben diversa, da quel giorno non è stato dato seguito all’idea di rendere l’edificio accessibile a tutte le persone, meno fortunate, che vogliono visitare insistentemente il museo di Scandicci".

Costernato il presidente del Gamps, Simone Casati: "Umanamente mi vergogno – ha detto – ogni volta in cui, nel 2023, mi vedo costretto a dire no a disabili e associazioni di disabili che chiedono di visitare il nostro museo, una delle eccellenze in materia nell’area metropolitana. E mi fa ancora più dispiacere sapere che c’è un atto politico approvato, al quale non è stato dato seguito, non si capisce per quale motivo. Noi siamo a disposizione, siamo sempre stati a disposizione per risolvere la questione".

Tempo addietro il comune neanche partecipò a un bando finanziato coi soldi del Pnrr proprio per l’adeguamento delle strutture e l’abbattimento delle barriere architettoniche. La vicenda ha del grottesco, visto che l’abbattimento delle barriere architettoniche era uno dei punti programmatici di questa amministrazione fin dal primo mandato del sindaco Fallani.

Fabrizio Morviducci