Continua la discesa dei tassi sui mutui da luglio ad oggi, frutto dei tre tagli della Bce. Un quarto taglio è previsto per dicembre, altri seguiranno nel 2025. Possono perciò tirare un sospiro di sollievo i titolari di mutui a tasso variabile, ma non solo. Chi sottoscrive oggi un mutuo paga meno di quanto avrebbe pagato nella prima metà del 2023. "Facciamo un esempio su un mutuo da 100mila euro, 15 anni di durata e sottoscritto per l’acquisto della prima casa. Diciotto mesi fa, ad aprile 2023 – spiega Silvano Bartolini, esperto credito del Codacons Toscana – la rata variabile era di 796 euro. E’ scesa a 790 a luglio 2024 e a ottobre a 714 euro". Dunque, un risparmio di 82 euro. Se si applica la stessa simulazione alla rata di un mutuo a tasso fisso, ad aprile 2023 era di 778 euro, a luglio 2024 è scesa a 690 euro, oggi (ottobre 2024), a 666 euro, ovvero 112 euro in meno di 18 mesi.
Da ricordare, che quando si sottoscrive un mutuo ci sono sempre spese accessorie. "Il costo medio dell’istruttoria è di 1.200 euro e quello della perizia di 280 euro", spiega Bartolini. "A questi importi si aggiunge la polizza incendio e scoppio, che è obbligatoria, e il costo medio è del 5% sul valore dell’immobile". Sono invece facoltative le polizze che solitamente vengono proposte dall’istituto di credito, quali assicurazione sulla vita, perdita del lavoro e infortuni.
C’è poi un altro tema, quello dell’accesso al credito da parte dei lavoratori precari. Oggi non viene concesso così facilmente.
"Sicuramente è in atto una maggiore consapevolezza e attenzione da parte degli istituti di credito. Sostanzialmente – fa presente Bartolini – in questo caso per ottenere il mutuo occorre che qualcuno, di solito i genitori, faccia da garante, oppure, in presenza di determinati requisiti, è possibile accedere al Fondo garanzia prima casa".
I tassi in calo hanno comunque fatto risalire la domanda di mutui delle famiglie che, secondo Crif, è cresciuta del 7,2% nei primi nove mesi 2024 sullo stesso periodo 2023. A spingere l’incremento sono però ancora soprattutto le surroghe. Fare una surroga significa trasferire il mutuo e l’ipoteca sulla casa già iscritta a garanzia in una banca che offre condizioni migliori. E’ un’operazione totalmente gratuita. Non ci sono infatti spese di perizia né di istruttoria e anche il notaio è a carico della banca presso la quale viene trasferito il mutuo. La ‘vecchia’ banca, inoltre, non può opporsi alla richiesta di surroga (mentre può rifiutare una rinegoziazione del mutuo). Ovviamente il nuovo mutuo dovrà avere un capitale pari al debito residuo del mutuo che si aveva in corso. Quanto alla durata, solitamente viene allungata o accorciata, in quanto è difficile trovare offerte di surroga con un numero di rate identiche a quelle che restano per ripagare tutto il finanziamento per l’acquisto della casa.
Monica Pieraccini