MONICA PIERACCINI
Cronaca

Mutui in risalita, il 30% di surroghe. Continua la fuga dal tasso variabile

Superato l’anno nero dei finanziamenti: nel 2023 l’erogazione in Toscana è scesa a 2,8 miliardi

Mutui in risalita, il 30% di surroghe. Continua la fuga dal tasso variabile

Superato l’anno nero dei finanziamenti: nel 2023 l’erogazione in Toscana è scesa a 2,8 miliardi

Il 2023, soprattutto il secondo semestre, è stato un anno nero per i mutui. L’erogazione è scesa a 2,8 miliardi di euro in Toscana, con una flessione – dice il rapporto di Bankitalia – di oltre il 30% rispetto al 2022. Le ragioni sono state principalmente il rialzo dei tassi, che ha caratterizzato il 2022 e buona parte dello scorso anno, e una maggiore selettività da parte delle banche. Nel 2024, secondo le previsioni della Banca d’Italia, "le banche si attendono un ulteriore calo della domanda di mutui, mentre le richieste di credito al consumo dovrebbero tornare ad aumentare" e "i criteri di offerta applicati sui mutui dovrebbero restare invariati, a fronte di un lieve irrigidimento di quelli praticati sul credito al consumo".

Il sistema di informazioni creditizie Eurisc, gestito da Crif, segnala, però, un’inversione di tendenza. Il primo semestre del 2024 ha registrato un +3,4% nella domanda di mutui immobiliari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se consideriamo il solo mese di giugno 2024, l’andamento nelle richieste di mutui segna un +5,8%, anche se, è bene sottolinearlo, l’aumento delle richieste continua a essere influenzato dal fenomeno delle surroghe.

In Toscana, nello specifico, le richieste di surroga, che rappresentano quasi il 30% del totale dei mutui, sono risultate in aumento di quasi il 10% tra gennaio e aprile 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Inoltre, secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nei primi quattro mesi del 2024 in Toscana la richiesta di finanziamenti è aumentata del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023.

L’identikit di chi chiede il mutuo? Ha 41 anni e mezzo di età, punta a ottenere un importo di circa 134mila euro, per poter acquistare una casa il cui valore supera i 217mila euro. Per quanto riguarda la durata del mutuo, questa è scesa in un anno da 25 a 24 anni. Nell’80% dei casi si stipula un mutuo a tasso fisso. Guardando all’andamento nelle province toscane, a Firenze si registra l’importo medio richiesto più alto, che sfiora i 148mila euro, seguita da Lucca (139.058 euro) e Siena (135.690 euro). Valori inferiori alla media regionale si registrano a Prato (130.364 euro), Pisa (129.729 euro), Pistoia (129.075 euro), Grosseto (123.358 euro) e Massa-Carrara (122.612 euro). Chiudono la classifica, a brevissima distanza tra loro, Livorno (121.893 euro) e Arezzo (121.250 euro).

"La domanda di mutui nei primi mesi dell’anno è stata influenzata positivamente dall’offerta di mutui a tasso fisso sempre più competitiva, che in particolare ha favorito le surroghe e che – commenta Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif, la Centrale rischi finanziari – unitamente alle prospettive di riduzione dei tassi, dovrebbe infondere maggiore stabilità e sicurezza alle famiglie nel programmare spese a lungo termine". "Un elemento che in prospettiva condizionerà ulteriormente lo sviluppo del mercato è la direttiva ‘case green’ che, approvata dal Parlamento europeo lo scorso marzo, pone degli obiettivi di efficientamento degli immobili per il 2035, con target intermedi da raggiungere entro il 2030. Infine, nei prossimi mesi – conclude – per effetto della dinamica di crescita, si potrebbe registrare un leggero aumento dei rischi di insolvenza, ma in una dinamica sostanzialmente accettabile".