Napoli, blues più Africa Le mille anime di Gnut

Il cantautore sul palco dell’Ultravox con un repertorio ricco di influenze. Un ‘live’ all’insegna dell’originalità nell’anfiteatro del parco delle Cascine.

Napoli,  blues più Africa  Le mille anime di Gnut

Napoli, blues più Africa Le mille anime di Gnut

Le sue influenze musicali partono dal folk inglese di Nick Drake e John Martin, passando per la canzone napoletana, il blues e la musica africana del Mali. Cantautore, chitarrista, compositore di colonne sonore, Gnut sarà in concerto oggi (ore 21, ingresso libero) sul palco di Ultravox Firenze, lo spazio estivo dell’Anfiteatro delle Cascine. "Le canzoni mi hanno salvato da un futuro che non mi apparteneva. Ho frequentato le elementari nella famosa scuola in cui è stato scritto ‘Io speriamo che me la cavo’ dal quale è stato tratto il film della Wertmuller. Ho trascorso l’adolescenza nei luoghi oggi famosi per Gomorra. Avevo una famiglia per bene alle spalle quindi non ho mai rischiato di intraprendere una carriera criminale. Ma quando è arrivato il momento di affrontare l’età adulta, le strade che mi si prospettavano erano avvilenti. Così ho abbracciato più forte la mia chitarra e ho provato in tutti i modi a far diventare quella passione il mio mestiere", racconta l’artista. Nel live fiorentino, in primo piano c’è “L’orso ‘nnammurato“, progetto (album e libro) realizzato dal cantautore napoletano classe 1981, al secolo Claudio Domestico, insieme al poetacantante Alessio Sollo. “L’orso ‘nnammurato“ (pubblicato nel 2019 da “Ad est dell’equatore“) è un disco nato da un precedente libro di poesie di Sollo, messo poi in musica da Gnut. Il libro-disco è composto da 66 poesie, 14 delle quali divenute canzoni, musicate, cantate e suonate da Gnut insieme ai musicisti della band.

All’Ultravox, Gnut proporrà anche i successi dell’ultimo album, “Nun te ne fa’“ (quarto lavoro in studio). Un titolo – che significa "non dare troppo peso ai problemi" – che è anche un modo di dire e una filosofia di vita. Il disco è risultato da un lavoro di scrittura iniziato nel 2014, grazie all’amicizia e al legame artistico con il produttore e songwriter inglese Piers Faccini. Quest’ultimo, già produttore del secondo album di Gnut “Il rumore della luce“, non solo è produttore e arrangiatore di questo disco, ma accoglie Gnut nella sua etichetta Beating Drum dal 2018. Dopo il concerto, la serata proseguirà con il set di Stone Dj. La stagione 2023 di Ultravox è realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Ha il sostegno di Toscana Aeroporti, Prinz, Becks, Estra e si svolge nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2023.

Barbara Berti