![Foto di gruppo insieme alla signora Nara Cambi Foto di gruppo insieme alla signora Nara Cambi](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YWZkOWIwYmItNTY4Yi00/0/rsa.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Foto di gruppo insieme alla signora Nara Cambi
Campi Bisenzio (Firenze), 10 febbraio 2025 - Il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, ha incontrato lunedì mattina, alla Rsa La Mimosa gestita dal Consorzio Zenit, la signora Nara Cambi, la 91enne che quando aveva 10 anni aiutava i genitori a nascondere nella soffitta di casa le persone che rischiavano la deportazione da parte dei tedeschi.
Un incontro commosso, con lunghi applausi, abbracci e strette di mano, a cui hanno partecipato, tra gli altri, la vicesindaca Federica Petti, l’assessore al sociale Lorenzo Ballerini, la direttrice del Consorzio Zenit Valentina Blandi, la responsabile della struttura Arianna Emolai, gli animatori Cecilia Cardoso e Lucio De Stradis e la fisioterapista Carla Fazzini. Una storia incredibile, quella di Nara, che quando vedeva arrivare la camionetta dei tedeschi in zona Campi Bisenzio, tornava di corsa verso casa e diceva a tutti di nascondersi nel soppalco di casa sua.
Aveva soltanto 10 anni ma già aveva capito l’orrore della guerra e della deportazione. Sapeva che nella sua casa a Campi Bisenzio i genitori, Luigi e Nella, nascondevano gli ebrei e tutti quelli a rischio deportazione in una stanza semi nascosta dove gli sguardi dei tedeschi sarebbero potuti arrivare più difficilmente. E quindi, ogni volta che c’era il rischio di rastrellamenti, lei dava una mano. “Sono felice di questa visita del Sindaco, non pensavo di meritare così tanto, ma sono ancora più contenta del fatto che quando ero bambina possa aver contribuito in qualche modo a salvare vite umane” ha detto Nara.
“E’ stato un onore aver conosciuto una persona come Nara, è importante ascoltare le storie di queste persone perché la Memoria si tramanda soprattutto grazie a loro” ha detto il sindaco Tagliaferri.
“Gli anziani sono spesso depositari di ricordi ed esperienze che possono essere una risorsa unica – ha detto Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit - Raccontare la loro storia aiuta a preservare la memoria storica di intere generazioni, dando valore alla loro esistenza e alle lezioni che possono trasmettere”.