Nardella in Terra Santa: "Summit di pace a Firenze"

Da domani il sindaco sarà in Israele e Palestina "per portare pace e solidarietà"

Nel segno di La Pira e Primicerio, l sindaco Dario Nardella raggiungerà Israele e la Palestina per un viaggio istituzionale lungo cinque giorni, da domani al 19 febbraio. Il primo cittadino ha accettato l’invito di Francesco Patton, Custode di Terra Santa, per una visita ufficiale a Gerusalemme e a Betlemme. L’idea del viaggio è nata dopo un colloquio tra il primo cittadino di Firenze e padre Ibrahim Faltas, un francescano egiziano molto vicino a Papa Francesco, eletto Vicario della Custodia di Terra Santa. "Per me è un ritorno perché sono già stato in missione in Israele nel 2017 e fu una bellissima esperienza. ma ora lì c’è una guerra e io voglio portare parole di pace e solidarietà ad entrambi quei popoli", spiega il sindaco.

Nell’invito, Patton ricorda una serie di significative ricorrenze e legami con il capoluogo toscano, come le frequenti visite del sindaco Giorgio La Pira e i viaggi di pace a Gerusalemme e a Betlemme, con la quale il capoluogo della Toscana è gemellato dal 1962. Nel 2024, inoltre, si celebra l’ottocentesimo anniversario delle stimmate che San Francesco ha ricevuto sul monte della Verna, in Toscana, il cui santuario è un antico protettorato del Comune.

"Vorrei mettere a frutto i rapporti costruiti da presidente di Eurocities e consegnare un messaggio di pace di Firenze alle città del Medio Oriente che ancora una volta si trovano a vivere una stagione di tensioni e di conflitti", si spiega da Palazzo Vecchio. Durante la missione, il sindaco incontrerà i colleghi di Betlemme, Anton Salman, di Tel Aviv, Ron Huldai, di Gerico, di Ramallah Issa Kassis, e visiterà i luoghi simbolo delle tre fedi monoteiste. E, accompagnato dal padre Custode, farà una visita ufficiale al Santo Sepolcro.

Dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre scorso e la risposta armata dello Stato ebraico, è la prima visita istituzionale di un sindaco in terra di Israele. Ma il vero obiettivo del primo cittadino è quello di organizzare, proprio a Firenze, una conferenza di pace invitando tutti i colleghi israeliani e palestinesi: "Perché Firenze è la città del dialogo. Vorrei riprendere il messaggio di fratellanza che si è respirato nella nostra città durante la manifestazione organizzata dall’abate Bernardo Gianni pochi giorni dopo gli attentati del 7 ottobre e che ha visto marciare insieme le comunità musulmane ed ebraica".

Nel suo viaggio istituzionale, Dario Nardella incontrerà anche l’ambasciatore italiano a Tel Aviv e il console generale a gerusalemme. "Prima di accettare l’invito di padre Francesco Patton mi sono chiesto: cosa avrebbe fatto oggi Giorgio La Pira? Di sicuro sarebbe andato lì. E io faccio la stessa cosa". La visita istitutuzionale del sindaco viene però contestata da Kishore Bombaci, presidente dell’Associazione fiorentina Amici di Israele: "Il sindaco Nardella parte alla volta della Terra Santa dove si farà ambasciatore di pace. Ci chiediamo di quale pace andrà a parlare in quei luoghi martoriati dalla guerra scatenata da Hamas, dal momento che a Firenze non risultano nette prese di posizione su eventi dal chiaro sapore antisemita che si succedono oramai con una frequenza imbarazzante".

A.P.