Firenze, 20 novembre 2020 - Un Natale sobrio e con dei limiti. E quello che immagina il sindaco di Firenze, Dario Nardella. "Niente feste, niente cenoni, né occasioni di assembramento o di raggruppamento anche in luoghi privati: potrebbe essere devastante e vanificare tutto lo sforzo che stiamo facendo ora", sottolinea intervenendo a Sky Tg24.
Il primo cittadino, infatti, guardando alle festivita' da giorni sta ripetendo una sorta di mantra: "Non posiamo ripetere l'errore di questa estate. Un Natale normale vorrebbe dire un'altra ondata di contagi, anche se stanno per arrivare i vaccini". Sul tavolo del governo c'e' anche il tema dello shopping natalizio, letto da molti come una boccata di ossigeno indispensabile per la sopravvivenza di molti esercenti. Nardella, spera che la Toscana torni in fascia arancione verso meta' dicembre e che i negozi riaprano, perche' il "nostro commercio sta soffrendo tantissimo: a Firenze non abbiamo piu' un turista".
Una constatazione seguita da un nuovo appello rivolto ai cittadini: "Se ci sarà consentito, a Natale comprate fiorentino nei nostri negozi e botteghe". Ecco il punto, se da palazzo Chigi scattera' il semaforo verde. E soprattutto come. Per Nardella lo shopping, se consentito, dovra' essere "rispettoso del distanziamento, dell'uso delle mascherine, molto moderato". A Firenze, conclude, "faremo di tutto, ora, per applicare al meglio le regole della zona rossa in modo da poter sperare di uscirne" prima delle feste. "Se questo sara' possibile le attivita' commerciali potranno riaprire nella loro totalita'", cosi' "cercheremo di dargli un po' di respiro. Pero' sempre facendo attenzione al contagio".