Firenze, 1 maggio 2019 - La scommessa di Nardella per il secondo mandato in Palazzo Vecchio riparte dai binari verso sud. «Se sarò sindaco – ha detto ieri presentando il suo programma davanti al panorama di Firenze – la prima cosa che farò è un piano per la far partire i lavori delle nuove linee tramviarie». Con una novità assoluta: «Stiamo lavorando insieme alla Soprintendenza su piazza Beccaria e piazza della Libertà per un interramento del traffico veicolare, come già abbiamo fatto alla Fortezza: in questo modo non solo si garantiranno più aree pedonali, ma ci sarà un minore impatto sul traffico, e una soluzione migliore dal punto di vista urbanistico e dell’efficienza del sistema di trasporto». A giorni ci sarà alle Piagge la presentazione della linea 4 dalle Piagge a Campi. E le altre linee sul tavolo sono «il completamento dell’accesso al centro fino a piazza San Marco e la definizione del progetto esecutivo verso Bagno a Ripoli».
« Realizzeremo la linea 5 con una serie di migliorie importanti che ci consentiranno di evitare il taglio degli alberi, con un piano di abbattimento del disagio a carico dei residenti e dei lavoratori». Modifiche che, comunque, non cambieranno le date dei cantieri. La tramvia per Bagno a Ripoli aprirà i cantieri entro il 2020 e li chiuderà entro il 2023. La cosiddetta Variante San Marco partirà entro la fine del 2019 e sarà terminata entro il 2021.
Un macigno gettato nello stagno di una campagna elettorale che, per ora, inciampa solo sul botta e risposta delle polemiche. «Il governo attuale vuole mettere le mani su Firenze per bloccare la città – chiosa Nardella – per impedirne la crescita e lo sviluppo, e non consentire la realizzazione delle opere che da tempo abbiamo avviato o stiamo aspettando, dalla tramvia alla Tav, all’aeroporto». Nardella invece avanza forte di una convinzione: «Sono l’unico che possa garantire ai fiorentini la realizzazione delle nuove linee in tempi certi».
Ma il programma del candidato del Pd appoggiato da altre cinque liste, punta sulla mobilità e l’ambiente, però è articolato in 52 punti e 8 macrotemi pensati per la Firenze dei prossimi cinque anni. «Penso al rifacimento della viabilità e alla riqualificazione delle nostre periferie – ha aggiunto Nardella – c’è un lavoro da finire, e anche molte novità, dunque una buona dose di cambiamento». Dal numero dei parcheggi («Individueremo 3000 nuovi posti auto»), allo «scudo verde» il sistema di porte telematiche all’ingresso della città per ridurre il traffico cittadino e filtrare i veicoli inquinanti. «La sfida sull’ambiente, la sfida verde – ripete Nardella – è fondamentale. Il cuore del nostro programma e la lotta al traffico e all’inquinamento: nei prossimi cinque anni abbiamo un piano per ridurre il traffico in città dagli attuale 200mila veicoli privati, a 100mila attraverso un lavoro serio sul trasporto pubblico, la cura del ferro e la mobilità elettrica».
Ma Nardella ha parlato molto anche di lavoro («chiuderemo un accordo con tuttI i sindacati sulla sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri, abbiamo un piano per i giovani per creare 2000 nuovi posti di lavoro»). E grande è l’attenzione anche sulla sicurezza. «Abbiamo un’idea totalmente diversa dalle destre – ha spiegato – un grande investimento sono i vigili di quartiere, la loro presenza è fondamentale. E altrettanto forte è il no alle armi ai cittadini».