Racconti e dediche speciali per un Natale di vicinanza. A Greve in Chianti in un periodo in cui la solitudine può farsi sentire, il Comune ha lanciato un’iniziativa toccante, un progetto, reso possibile grazie alla dedizione dei volontari Claudia Piccini e Daniele Locchi.
Quando il telefono squilla a casa, dall’altra parte, le voci dei volontari leggono storie che abbracciano l’anima. Si tratta di una sorta di veglie a distanza, una tradizione che rievoca i momenti passati davanti al focolare, e che diventano un modo per connettersi con i nonni e le persone sole.
"Il racconto ad alta voce è un alleato infallibile contro la noia e la tristezza", affermano le assessore Monica Toniazzi e Ilary Scarpelli sottolineando l’importanza di questa iniziativa nel contrastare il senso di isolamento.
Dal 8 dicembre al 6 gennaio 2025, chiunque può richiedere una lettura telefonica, sia direttamente che tramite familiari. Le storie, scelte dai volontari, possono essere ascoltate da chi le richiede o dedicate a qualcuno di speciale.
Questa attività non solo promuove la cultura, ma crea anche un legame sociale, unendo le generazioni in un momento di condivisione. L’iniziativa "Racconti e dediche speciali" non è solo un modo per passare il tempo. È anche un gesto che comunica affetto e vicinanza.
Le assessore Toniazzi e Scarpelli ringraziano i volontari ed evidenziano come la passione e l’altruismo siano il cuore pulsante di questo progetto: "Una bella storia raccontata con passione ci farà sentire più vicini", aggiungono.
Gli interessati possono scegliere tra una varietà di testi disponibili, concordando un appuntamento per la lettura. La comunicazione avviene tramite telefono o WhatsApp, garantendo così un contatto diretto e personale. Per richiedere una lettura, è sufficiente contattare il numero 347 - 1719503.
In un mondo che spesso sembra frenetico e distante, "Racconti e dediche speciali" rappresenta un faro di speranza e un’opportunità per sentirsi uniti, anche a distanza. Con questa iniziativa, Greve in Chianti dimostra che la cultura e la comunità possono andare di pari passo, creando momenti di gioia e connessione nei cuori di tutti.
In questo Natale, dunque, lasciamo che le parole risuonino e che la tradizione continui a vivere, portando luce e calore nelle case di chi ne ha più bisogno.
Andrea Settefonti