Saranno oltre tre milioni i toscani che acquisteranno regali di Natale, con una spesa media a persona di 213 euro, leggermente più alta dei 195 euro spesi nel 2023. Nel complesso i consumi per i doni natalizi smuoveranno nella regione un giro d’affari di 643 milioni.
Le stime arrivano dall’indagine sulle intenzioni di acquisto realizzata da Confcommercio Toscana, in collaborazione con Format Reasearch, su un campione rappresentativo di 384 interviste fatte a novembre 2024 tra residenti nella regione di età superiore ai 18 anni. Saranno otto toscani su dieci ad acquistare doni da mettere sotto l’albero, contro i sette su dieci del Natale 2023. Il clima complessivo non è però dei migliori, con il 71% degli intervistati che percepisce un Natale "più dimesso" (nel 2023 rispondeva così l’80% degli intervistati). In quanto ai regali che si compreranno di più, l’85% degli intervistati si orienterà su prodotti enogastronomici, seguiti dai prodotti per la cura della persona (62%) e dall’abbigliamento (60%). Nella "top five" anche i libri, sia cartacei che digitali, e i giocattoli. In salita rispetto allo scorso anno le carte regalo, al sesto posto con quasi il 50% delle preferenze, contro il 45% del 2023.
Nella lista dei doni più gettonati cresce poi, di dieci punti percentuali, la voce ‘vino e liquori’, che passa da quasi il 33% del Natale 2023 a poco meno del 43%. Solo un toscano su quattro ha intenzione di fare regali esclusivamente nei punti vendita presenti nelle città, mentre oltre il 64% dividerà gli acquisti tra negozi fisici e quelli online.
L’11% degli intervistati, infine, acquisterà tutto online. "Il Natale, festività che più delle altre muove gli acquisti, continua a rappresentare un ottimo termometro della fiducia dei consumatori - sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano - ed è quindi positivo che cresca il numero di chi ha intenzione di fare regali, anche se temo non si tradurrà automaticamente in un aumento degli incassi per i negozianti, perché sarà assorbito dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione. Ma c’è, ed è chiara, la voglia dei toscani di mantenere vive le tradizioni e il valore del Natale. Il dono rinsalda legami, è un gesto d’affetto e di gratitudine a cui non si rinuncia". Primo test cruciale per il commercio natalizio sarà il fine settimana dell’8 dicembre.
"Senza dubbio un’occasione per comprendere meglio la portata di queste tendenze previsionali e per sciogliere le incognite sull’impatto del Black Friday, che negli ultimi due o tre anni ha spinto molte persone ad anticipare a novembre le spese natalizie approfittando degli sconti", dichiara il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, che conclude con un appello ai toscani. "Mi piace ricordare che anche fare shopping è un atto politico con cui modelliamo le nostre città, per cui invito tutti a sostenere il commercio locale, fondamentale per l’economia del territorio e per mantenere vive le tradizioni natalizie".