Firenze, 8 febbraio 2018 - Le vestigia di una enorme necropoli, risalente al 1/o secolo dopo Cristo, con tanto di salme intatte, arse secondo l'antico rito romano del 'Bustum' è emerso dagli scavi archeologici 'parallelì ai lavori per le nuove linee della tramvia a Firenze. A spiegarlo, oggi durante la presentazione della kermesse Tourisma a Firenze, sono stati il soprintendente Andrea Pessina e uno degli archeologi che si è occupato degli stessi scavi, Monica Salvini. Da ricordare che già a novembre La Nazione dette la notizia del ritrovamento di uno scheletro durante i lavori della tramvia stessa.
L'area dei ritrovamenti, ha detto l'archeologa «è molto vasta, e si estende dagli spazi intorno all'attuale stazione ferroviaria, in via Valfonda alla parte più a nord, arrivando a lambire i viali (l'intersezione tra viale Redi e Belfiore)». Sotto via Valfonda è stata ritrovata una salma intera, risalente al 1 secolo dopo Cristo, con ricco corredo da decine di vasi e lucerne.
Ed anche tra viale Redi e viale Belfiore gli scavi hanno consentito di riportare altre salme pressochè intatte, con tanto corredi funebri: «Dovevano essere personaggi influenti, vista la ricchezza e la quantità degli oggetti con cui erano stati sepolti, oltre al fatto di essere stati assoggettati al rito funebre del bustum».
Secondo Salvini, la necropoli, «utilizzata tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, potrebbe aver ospitato fino ad alcune migliaia di corpi». I ritrovamenti archeologici, in ogni caso, non si sono fermati qui. Dalle viscere di piazza Adua, sempre nella zona della Stazione, sono emersi i resti di «un grande locale, con enormi orci, che potrebbe rivelarsi l'equivalente di una moderna tintoria», racconta ancora Salvini, «e in piazza dell'Unità, parti di una domus, poi probabilmente trasformata in laboratorio artigianale. Anche queste vestigia dovrebbero risalire al 1 secolo dopo Cristo».
L'intenzione della Soprintendenza, come ha spiegato Pessina, è quella di esporre i ritrovamenti in una mostra, che verrà organizzata nei prossimi mesi. Gli scavi archeologici sono già terminati: e «non ci sono state interferenze rispetto ai cantieri del tram», conclude Salvini.