I negozi storici rappresentano un patrimonio di Firenze da proteggere e valorizzare. E’ ciò che emerge dall’indagine condotta da MetaFirenze, la community digitale lanciata dall’agenzia di comunicazione Galli Torrini, che è stata presentata all’Orto San Frediano durante l’incontro "Negozi storici fiorentini: proposte contro il declino", a cui hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico del Comune Jacopo Vicini, il presidente di Confcommercio Aldo Cursano, il presidente di Confesercenti Santino Cannamela, Gabriele Maselli di Confartigianato e il presidente cittadino di Cna Luca Tonini.
Gli intervistati sono stati in totale 318, tutti interpellati tra novembre 2024 e gennaio sui servizi di messaggistica istantanea e social network. Secondo l’85% di loro, la perdita di negozi storici impoverisce l’identità della città e dunque servono misure concrete per garantire la loro continuità e rilancio: affitti più sostenibili, incentivi economici e una maggiore promozione delle attività storiche.
La regolamentazione degli affitti commerciali è indicata come la priorità dal 70% dei partecipanti all’indagine, che chiedono misure contro la speculazione immobiliare. Il 65% propone un sistema di agevolazioni per i proprietari dei locali che mantengono affitti accessibili e fondi di sostegno per gli esercenti in difficoltà. Un altro strumento fondamentale individuato da chi ha risposto alle domande di MetaFirenze è la riduzione della pressione fiscale: il 60% degli intervistati sostiene la necessità di agevolazioni su Imu, Tari e altre imposte per rendere più sostenibile la gestione delle attività storiche. Il 52% chiede anche incentivi economici per la ristrutturazione delle botteghe.
"Abbiamo voluto chiedere l’opinione dei fiorentini su questo tema che non riguarda soltanto il commercio ma la vita di tutta la città – spiegano da MetaFirenze - perché un negozio aperto crea anche socialità e in definitiva comunità, non solo affari. Ma sappiamo bene che le sfide di oggi, a partire dalla realtà del commercio online usata quotidianamente da tantissimi fiorentini, sono difficili".