ROSSELLA CONTE
Cronaca

A 100 anni ancora in negozio, Clara e la vita tra i merletti: “Bisogna sempre continuare a salire”

Firenze, il negozio a Por Santa Maria aperto con i risparmi del Brasile. Clara Arzilla, 100 anni: “Con mio marito avviammo una fazenda ma poi sono tornata a casa”

Firenze, 24 gennaio 2025 – Ha raggiunto il traguardo dei cento anni Clara Arzilla. Un traguardo che per molti significherebbe ritirarsi dalle scene, concedersi il meritato riposo. Ma non per Clara. Ogni giorno, con la stessa determinazione che ha animato tutta la sua vita, varca la soglia del suo storico negozio in via Por Santa Maria, a due passi da Ponte Vecchio, dove tovaglie ricamate, abiti per bambini e pizzi raccontano storie di un’eleganza senza tempo. “Vengo a controllare che tutto fili per il verso giusto”, dice con un sorriso che parla di fierezza e amore per il suo lavoro. Perché, come ama ripetere, “il segreto di una lunga vita è lavorare”. E Clara, al lavoro, ha dedicato un intero secolo. “Mio padre Elio e mia madre Adele ci hanno insegnato a guardare avanti, sempre”, racconta.

La signora Clara Arzilla (Foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)
La signora Clara Arzilla (Foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Dopo gli anni trascorsi ad aiutare lo zio Bruno nel suo ristorante, la sua vita prende una svolta inattesa: nel 1947 raggiunge il marito Luigi in Brasile. Quella terra lontana, piena di promesse e di sfide, segna il primo capitolo di un’avventura straordinaria. Insieme, i due giovani sposi creano una fazenda, dove all’agricoltura affiancano un’accoglienza rurale innovativa, un’idea che oggi chiameremmo agriturismo. “Era un sogno ma il cuore ci riportava sempre a Firenze”. E così, nel 1954, il ritorno. Proprio nella città in cui è nata Clara realizza un altro sogno: l’apertura del negozio TAF – Tovagliati Artistici Fiorentini. Con una valigetta all’interno della quale c’erano i soldi guadagnati in Brasile, ha aperto uno spazio dove la tradizione dei ricami fiorentini si sposa con un gusto raffinato e una visione moderna, attirando clienti da ogni angolo del mondo.

Tra i suoi clienti ci sono stati presidenti, attori, cantanti, nobili e imprenditori. Cary Grant, Claudia Cardinale, Mina, Renzo Arbore, Tom Hanks, Bill Gates, Dolce e Gabbana, David Bowie, Camilla d’Inghilterra. “Madonna invece era venuta qui per comprare i tavagliolini da cocktail”, sorride. Clara non si è fermata al negozio. Negli anni ’60, insieme al marito Luigi, ha riportato in vita il Castello di Verrazzano, nel Chianti fiorentino, luogo di nascita del navigatore Giovanni da Verrazzano. Ma per Clara il successo più grande è la famiglia: il figlio Luigi, le nipoti Maria Sole e Maria Chiara e la nuora Silvia che oggi è al suo fianco nella gestione del negozio.

“È importante passare il testimone, ma senza mai smettere di partecipare”, dice. E infatti, ogni giorno, Clara è presente. Cammina tra gli scaffali, sistema un tovagliato, scambia battute con i clienti. “Nella vita si può sempre fare di meglio. Bisogna continuare a salire, un gradino dopo l’altro”, ripete.

In tutti questi anni la sua città l’ha vista cambiare tanto: “Ma è sempre così bella. In centro ci sono tanti più turisti ma io ho sempre lavorato con una clientela internazionale e naturalmente con i fiorentini. Mi piace affacciarmi dalle vetrate del mio negozio e vedere così tante persone”.

Ieri Clara ha ricevuto la visita del presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano che ha consegnato alla storica associata la riproduzione della forchetta di Caterina de’ Medici: “Bisogna premiare le aziende come TAF che continuano a portare avanti la nostra storia e tradizione. Nonostante la bottega sia in centro storico, a due passi da Ponte Vecchio è riuscita a conservare la sua identità”.