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"Nel 2040 il Chianti si produrrà in Inghilterra"

Come sarà il vino Chianti del 2040? E, soprattutto, potrà essere prodotto come tale stanti i cambiamenti climatici? La discussione è ufficialmente aperta e se ne parla al più alto livello, ovverosia a quello dell’Associazione delle Città del Vino. E Montespertoli, come confermato dal sindaco Alessio Mugnaini, è in prima fila e possiamo ben dire in trincea. L’argomento è stato vivacizzato dall’inglese Independent. Poi rilanciato dall’Agi. Però Mugnaini ha detto che è nell’agenda delle Città del Vino già da tempo.

A causa dell’aumento progressivo delle temperature il Regno Unito si potrebbe trovare a diventare il produttore ideale di vino rosso. Lo scrive appunto l’Independent, secondo cui l’aumento delle temperature può portare a uve più dolci e una migliore qualità del vino. "Le temperature nelle regioni vinicole del Regno Unito potrebbero aumentare di 1,4 gradi entro il 2040, oltre a un aumento di un grado dagli anni ‘80, secondo le stime climatiche", si legge sul quotidiano che riporta stime analisi di una ricerca sulla resilienza climatica nel settore vinicolo in Gran Bretagna. "Ufficialmente - ha spiegato il sindaco Alessio Mugnaini - dico che anche in Città del Vino stiamo ragionando di questi cambiamenti. E’ probabile che, se questo è il trend, - riprende il sindaco - anche da noi cambi il tipo di vino rosso al quale siamo abituati avvicinandosi magari a una tipologia più simile a quella del sud Italia e noteremo anche i cambiamenti relativi alla coltivazione delle uve a bacca bianca. Penso che sia una cosa da monitorare ma penso che da noi non si smetterà di fare vino e di farlo di grande qualità, se ci sarà un cambiamento come tutti i cambiamenti andrà seguito e gestito, sicuramente è una cosa da studiare e analizzare".

Andrea Ciappi