NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

“Nel 2050 10 milioni di morti nel mondo per infezioni non trattabili”

Il coordinatore dell’Osservatorio per la Qualità ed Equità dell’Agenzia Regionale di Sanità Toscana, al Forum Sistema Salute: “In Italia e in Toscana i tassi di resistenza in alcune categorie di batteri mostrano segnali di miglioramento”

Il monito di Ars Toscana

Il monito di Ars Toscana

Firenze 12 novembre 2024 – “L’antimicrobico resistenza è una delle sfide attuali più gravi per la salute a livello globale. Si riferisce alla capacità dei microrganismi, di sviluppare resistenza agli agenti antimicrobici, rendendo così le infezioni più difficili da trattare. Si stima che nel 2050 saranno 10 milioni i morti nel mondo dovuti alle infezioni non trattabili, superando anche le morti per cancro”. A dirlo è Fabrizio Gemmi Coordinatore dell’Osservatorio per la Qualità ed Equità, dell’Agenzia Regionale di Sanità Toscana, intervenuto ai lavori della 9° edizione del Forum Sistema Salute, manifestazione medico scientifica di rilievo nazionale organizzata da Koncept, in corso alla Leopolda di Firenze. “L’antimicrobico resistenza è aggravata dall’uso inappropriato e eccessivo di antibiotici in ambito medico, veterinario e agricolo, che favorisce la selezione di ceppi resistenti – spiega Fabrizio Gemmi-. Affrontare questo fenomeno richiede un approccio globale che include la promozione di pratiche di prescrizione responsabili, la ricerca di nuovi antimicrobici e strategie preventive, come la vaccinazione e il miglioramento delle pratiche igieniche.” “In questi anni si è compresa la necessità di affrontare questo problema secondo il paradigma della 'Planetary Health', una visione integrata della salute umana, dell’ecosistema e delle interazioni tra i due. Questo paradigma riconosce che la salute del pianeta e quella delle persone sono interconnesse e che i cambiamenti ambientali, sociali ed economici possono influenzare la diffusione delle malattie e la resistenza agli antimicrobici – sottolinea il Coordinatore dell’Osservatorio per la Qualità ed Equità dell’Ars Toscana -. L’uso sostenibile degli antimicrobici, insieme alla promozione di comportamenti responsabili nei confronti di questi farmaci, rappresentano gli obiettivi più immediati da raggiungere”. “Anche nel nostro Paese l’attenzione all’uso degli antimicrobici e al controllo delle infezioni è aumentata, e i tassi di resistenza in alcune categorie di batteri mostrano segnali di miglioramento – spiega Gemmi -. Ad esempio, in Toscana, tra gli enterobatteri la resistenza ai carbapenemi in “Klebsiella pneumoniae” passa dal 37% del 2017 al 20% del 2023 (per l’Italia nel suo insieme il miglioramento è molto meno marcato, dal 30% al 26%) e quella ai fluorochinoloni in 'Escherichia coli' diminuisce dal 51% al 32% (per l’Italia, dal 45% al 34%). Tra i batteri Gram positivi, la resistenza alla meticillina in “Staphylococcus aureus” scende, nel medesimo periodo, dal 33% al 18%”. “A fronte di questi successi – aggiunge Fabrizio Gemmi -, ottenuti grazie ad azioni che comprendono il monitoraggio puntuale dell’Amr (Ars Toscana con la rete dei laboratori di Microbiologia), l’organizzazione regionale Aid (Antimicrobial stewardship, controllo delle Infezioni e Diagnostic stewardship) e l’attuazione del Piano nazionale di contrasto antibiotico-resistenza, anche in Toscana altre forme di antimicrobico resistenza, come quelle registrate negli enterococchi e in “Pseudomonas”, mostrano un andamento non definito. C’è ancora molto da fare per contrastare efficacemente, su base mondiale questo fenomeno, che è aggravato dalla scarsa attenzione da parte dei governi, dagli spostamenti delle persone per viaggi internazionali e migrazioni, dalla crisi climatica e idrica, dai ridotti investimenti in prevenzione”.