
Il giardino botanico di Vico d'Elsa (Germogli)
Barberino Tavarnelle (Firenze), 16 aprile 2021 - E' un Giardino Botanico unico nel suo genere quello che sorge a Vico d'Elsa, frazione di Barberino Tavarnelle, che oggi ospita una varietà di oltre 5000 piante grasse, alcune delle quali alte fino a 6 metri, provenienti da cinque Continenti. Una vera e propria oasi verde a poche centinaia di metri dal centro abitato che sorge laddove un tempo, come spiega Alessandro Macini, uno degli ideatori del progetto, "si trovava una discarica". A troneggiare nello spazio, gestito dall'Associazione Culturale Il Giardino SottoVico, è una "cattedrale di vetro", ovvero una serra di 200 metri quadrati che, insieme a un altro spazio più piccolo, ospitano gli esemplari di piante grasse. Prima dei limiti imposti dall'emergenza sanitaria, il giardino botanico accoglieva ogni anno decine e decine di visitatori e sviluppava attività didattiche con le scuole. "Insieme ad Andrea Rosselli che non c'è più e al quale è stata intitolata una serra contenente le sue piante - spiega Alessandro Macini, consigliere dell'associazione - abbiamo pensato a questo luogo, che giorno dopo giorno, grazie al grande impegno di tutti i volontari, ha preso vita. L'idea è nata nel 2007 e, dopo tre anni, la struttura è stata inaugurata. Entrambi appassionati di piante grasse fin da ragazzi, eravamo arrivati ad averne tantissime, ricordo che le ordinavamo in Inghilterra. Da qui la volontà di donarle all'Associazione affinché potessero essere ammirate da tutti". Molte delle piante grasse presenti nel Giardino Botanico sono talmente preziose e rare da essere state censite dalla Forestale. "Sono piante in appendice 1 - spiega Macini - le abbiamo denunciate e la Forestale ci ha assegnato un registro dove sono censite. Gli impianti originari sono circa una trentina". A sostenere la crescita del progetto, negli anni sono stati in tanti, in primis il Comune di Barberino Tavarnelle e la Fondazione Giorgio Tesi di Pistoia "che - evidenzia Macini - ha donato tutte le piante che ornano i vialetti di passeggio interni alla struttura". Nel Giardino Botanico esiste anche una bellissima finalità sociale, che lo rende un luogo terapeutico, di cui parla il presidente Stefano Battistini. "Da qualche tempo abbiamo avviato una cooperazione stretta in sinergia con un'associazione che segue piani di inserimento lavorativo di persone con disabilità. Attualmente vengono portati avanti vari laboratori di ceramica e di cucina e i ragazzi collaborano alla sistemazione dell'orto alimentare per l'autoconsumo". All'interno della struttura è presente anche un impianto di compostaggio dal quale viene ricavato il concime necessario per l'orto. E da quest'anno c'è un'altra novità. "Si tratta dell'assunzione di un ragazzo nigeriano - prosegue Battistini - che era stato assegnato alla nostra struttura dalla Misericordia di Barberino Tavarnelle con un programma di tre mesi e che poi abbiamo deciso di assumere con un contratto a tempo determinato. Per coprire questo costo abbiamo in ponte, con il Comune di Barberino Tavarnelle, l'affidamento e la conduzione dei giardini pubblici di Vico d'Elsa". Sullo sfondo un altro bellissimo progetto che è stato interrotto dall'emergenza sanitaria. "E' la nascita della "Casa fra gli Alberi" - conclude Macini - sarà arricchita da percorsi per raggiungerla e servirà ad accogliere i ragazzi disabili e le loro famiglie, che vogliano vivere per qualche giorno all'interno del nostro Giardino".