FIRENZE "È difficile capire la devastazione degli incendi di Los Angeles, Los Angeles e la contea di Ventura sono state la mia casa per il primo decennio in questo paese e mi si spezza il cuore vedere cosa sta succedendo, ho famiglia e amici lì, molti posti che amavo non sono più in piedi". Sono le parole di Fabio Viviani, top chef fiorentino che vive e lavora dove le fiamme si sono divorate tutto. Su migliaia di profili social la carrellata di immagini passa dagli incantevoli tramonti di Santa Monica alle agghiaccianti scene di devastazione della Los Angeles in fiamme. Fra queste pagine c’è anche quella di Valentina Castellani Quinn, produttrice cinematografica, che in California vive da 25 anni. Fiorentina, un cognome acquisito dovuto al matrimonio con Francesco Quinn, figlio del grande Anthony, ora è una dei migliaia di losangelini alle prese con l’emergenza che ha cambiato le loro vite. Gli incendi che hanno devastato la parte più iconica e scenografica della metropoli hanno portato via migliaia di case, anche la sua.
Signora Castellani, come vive questi momenti? "Le nostre giornate sono scandite dal cercare le cose essenziali: un asciugamano, una maglietta, un posto per mangiare. Come una guerra".
Qual è la situazione della sua casa? "È distrutta. E siamo evacuati a mezzanotte e mezzo, di corsa, prendendo solo poche cose: il pc, il passaporto, appena lo stretto indispensabile. Io e mia figlia, che ha 25 anni, siamo scappate e abbiamo trovato rifugio al ristorante Ollo, che è vicino ai vigili del fuoco di Malibu, uno dei pochi posti che ha corrente e connessione internet e che ha dato rifugio a molte persone".
C’è stata solidarietà? "Molto, malgrado le autorità. Il sindaco aveva tagliato poco tempo fa i fondi ai vigili del fuoco ed è stato proprio un pompiere, davanti alla mia casa distrutta, a dirmi che erano senza acqua e che le loro risorse erano state tagliate. E finora, davanti a 10mila case distrutte, non ha detto niente. La gente invece è stata meravigliosa, grande solidarietà dagli amici, da chi ha ancora una casa e anche da chi ha perso tutto. C’è chi arriva e ti dà un asciugamano: sembra poco, ma in questi momenti è un lusso. La cosa più bella è la comunità".
La California è spesso interessata da violenti incendi. Non eravate preparati? "Una cosa così non si era mai vista. È una cosa eccezionale per la vastità e la grandezza delle aree interessate: Los Angeles è grande come mezza Toscana, è come se fossero bruciate intere città della nostra regione".
E adesso? "Difficile pensare al futuro, ora dobbiamo assestarci e pensare al salvabile, se c’è. Siamo al punto in cui mancano luce, gas, internet: dobbiamo ripartire da queste cose essenziali, dalla base. Dal trovare una farmacia, un supermercato. Non è il momento dei piani a lungo termine".
Luca Boldrini