di Carlo Casini
FIRENZE
C’è sconforto in via Romana, dove da anni si chiede una riqualificazione della strada. I problemi sono tanti e per questo comitati, residenti e attività commerciali chiedono un intervento urgente di Palazzo Vecchio, perché sulla direttrice che collega piazza della Calza a piazza San Felice non si vive più a causa delle centinaia di autobus che, durante i loro passaggi, fanno tremare tutte le case, la strada piena di avvallamenti, il fognone che è così vecchio e mal ridotto che ogni due per tre allaga alcune cantine, i marciapiedi stretti e degradati. "Sono qui da mezzo secolo, ma non mi ci trovo più – afferma il barbiere Gennaro Murano – È diventato un dormitorio, tutti b&b per turisti, ma per i fiorentini non si fa niente. Innanzitutto va rifatta tutta la strada, smantellando e rifacendo la fogna". La teme invece Claudio Mengoni, commerciante di abbigliamento: "Se chiudono la strada a lungo, io tiro giù il bandone. Quantomeno dovrebbero comunicarcelo con largo anticipo, perché così evitiamo di ordinare merce che di sicuro andrà invenduta".
"Quando passano i bus trema tutto e fanno il pelo ai pedoni – dice Rosa Giglio, anche lei commerciante di moda –. I tombini sono sempre intasati, li dobbiamo pulire noi". Per Riccardo De Sangro, residente e storico dell’arte di professione, "i marciapiedi non sono sicuri, dovrebbero fare un bel lavoro come in via Faenza". La volontà di risanare i problemi della strada, negli ultimi 15 anni, "si è espressa con il Centro commerciale naturale Boboli in sinergia tra residenti e commercianti, uniti da comuni esigenze – premette Marzio Cinelli, antiquario e vicepresidente del Ccn – Abbiamo lottato per un lavoro strutturale organico come quello di via dei Serragli. Lo abbiamo sempre implorato, non soltanto nelle due giunte Nardella ma già all’epoca di Renzi sindaco". Per un accordo tra comitati, in un patto di reciproca lealtà, fu ceduto il passo a via dei Serragli: "Da quel momento abbiamo perso tutto". In via Romana, residenti ed esercenti, raccontano che alla rielezione di Nardella, alla cena dei Ccn fiorentini, "diversi assessori vennero al nostro tavolo a scusarsi se non erano riusciti fare qualcosa per la strada, ma garantendo che lo avrebbero fatto nel Nardella bis – svela il vicepresidente – Promessa non mantenuta. La nostra mission è fallita, perché siamo nati come strumento di mediazione tra cittadinanza e istituzioni. Siamo carichi di delusioni e aspettative tradite da 14 anni di silenzio".
Pronta la replica di Palazzo Vecchio alle rimostranze di chi vive e lavora in via Romana: "I fondi ci sono e i primi lavori erano in programmazione già questa estate ma sono slittati a causa della proroga della chiusura del Ponte Vespucci ai bus per problematiche emerse durante le verifiche strutturali che non consentono la riapertura al transito dei mezzi del Trasporto pubblico locale. Per lo stesso motivo le linee 36 e 37 al momento passano da via Romana. Non appena sarà possibile riaprire Ponte Vespucci ai bus si potranno avviare i lavori ai marciapiedi. L’intervento prevede la chiusura della strada e quindi sarà concordato con i residenti e le attività economiche. Poi seguirà anche il cantiere per la riqualificazione dell’intera direttrice".