REDAZIONE FIRENZE

Nessun migrante nella tendopoli I profughi trovano posto nei Cas "A Dicomano una mamma e la figlia"

Cambio di destinazione in corso per i 5 (inizialmente 16) arrivati con un volo militare da Agrigento. Il sindaco Filippo Carlà Campa: "Alla fine, con un forte impegno, siamo riusciti a evitare il campeggio".

Nessun migrante nella tendopoli I profughi trovano posto nei Cas "A Dicomano una mamma e la figlia"

Dietro front a Vicchio. Nessun migrante andrà nelle tende che da domenica erano state predisposte nel campeggio Vecchio Ponte di proprietà del Comune, a due passi dallo storico ristorante Casa del Prosciutto. Un’odissea finita con un nulla di fatto, in quanto i sedici migranti – diventati poi otto e infine solo cinque – partiti dall’aeroporto militare di Agrigento sono stati reindirizzati nei centri di accoglienza straordinaria sparsi sul territorio fiorentino.

Su Dicomano invece sono state dirottate una madre e la sua bambina: "Sono state collocate nel nostro Cas – spiega il sindaco Stefano Passiatore –, in uno stabile con cinque appartamenti". Una sistemazione alternativa trovata all’ultimo minuto: l’arrivo dei profughi – originari del Burkina Faso, Tunisia, Costa d’Avorio, Eritrea e Marocco – al campeggio di Vicchio era infatti previsto intorno alle 19, fino a quando la prefettura di Firenze ha comunicato il cambio di programma. Modifica arrivata in itinere, come ormai capita sempre più frequentemente per le procedure di collocazione di chi sbarca sulle coste italiane. I sedici che erano destinati a Firenze sono stati sistemati in strutture che hanno dato la disponibilità sulla base del turnover interno, che ormai si basa sulle fughe dei migranti che lasciano posti vacanti e sull’avvicendamento disposto dal Viminale che prevede l’uscita di coloro con la protezione internazionale, anche se in assenza di permesso di soggiorno.

Troppo complicato quindi per le prefetture coordinare una distribuzione preventiva: nel caso di Vicchio, a monte erano settanta i migranti previsti per la Toscana, che sono poi passati a quarantasei. Tra loro c’erano anche dei nuclei familiari e dei minori non accompagnati, uno dei quali è stato accolto in una struttura nel centro di Firenze.

"Dopo un lavoro in sinergia di prefettura, sindaci e associazioni le persone previste a Vicchio – dice il sindaco Filippo Carlà Campa – nelle ultime ore calate a 8 e poi 5, hanno trovato un’altra sistemazione, più idonea. Sono davvero contento. C’era un’urgenza, una emergenza, e alla fine con un forte impegno siamo riusciti a evitare l’utilizzo, comunque temporaneo, delle tensostrutture".

Le tende, montate dalla Misericordia, secondo le prime indiscrezioni dovrebbero essere rimosse già oggi. Anche se, considerati i numeri degli sbarchi degli ultimi giorni, potrebbero tornare ancora utili nelle prossime settimane. Nei giorni scorsi a Lampedusa sono infatti approdati 63 barchini in 24 ore, per un totale di quasi tremila migranti.

Quella di Vicchio non è la prima ’tendopoli’ che spunta nell’area fiorentina: già a metà luglio, nel giardino di un centro di accoglienza a Pelago, erano state installate – e subito dopo l’opposizione del sindaco rimosse – altre tensostrutture per l’accoglienza dei migranti.

P.M.