"Nessuna prova delle mediazioni". Le motivazioni del tribunale che ha assolto Tiziano Renzi

Il Tribunale di Roma assolve Tiziano Renzi nel maxi processo Consip: nessuna prova di mediazione illecita. Condanne per due imputati minori.

"Non vi è alcuna prova che abbia svolto attività di mediazione, in particolare illecita, verso Luigi Marroni (all’epoca dei fatti ad di Consip ndr) e a favore e protezione delle aziende dell’imprenditore napoletano (Alfredo Romeo, ndr)". Lo scrive il Tribunale di Roma in riferimento alla posizione di Tiziano Renzi, assolto dalle accuse nel maxi processo Consip. Nel procedimento vennero assolti, nel marzo scorso, anche l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, l’ex parlamentare Italo Bocchino, l’imprenditore Romeo, e il comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia. Condannato a un anno e mezzo l’ex maggiore del Noe Giampaolo Scafarto e a 3 mesi il colonnello Alessandro Sessa. "Un processo basato sul nulla nel nulla è finito. Peccato per la reputazione incrinata del dottor Tiziano Renzi e per lo sperpero di denaro pubblico" commenta l’avvocato di Renzi, Federico Bagattini.