
Francesca Cecchi, presidente del congresso della S.I.R.N. e direttrice della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Firenze
Firenze, 22 gennaio 2024 – Qual è il rapporto tra neuroscienze, intelligenza artificiale e riabilitazione personalizzata? E’ il tema affrontato dal 23esimo congresso nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (S.I.R.N.) che si terrà a Firenze (Palazzo dei congressi) dal 15 al 17 febbraio.
"Firenze, dove sono ancora vive le memorie dell’Umanesimo e del Rinascimento – si legge in una nota degli organizzatori – è pronta per accogliere un evento scientifico sui progressi della riabilitazione neurologica che mette a confronto l’umano, con i suoi bisogni e le sue unicità, e le macchine, sempre più performanti e intelligenti”.
Saranno tre giorni di sessioni e letture magistrali, in cui i maggiori esperti del settore si confronteranno con clinici, ricercatori e associazioni dei pazienti, per ridefinire ambiti di ricerca e pratica clinica. Le innovazioni nella riabilitazione di ictus, sclerosi multipla, lesioni midollari e nella neuroriabilitazione pediatrica e oncologica saranno discusse da una prospettiva interdisciplinare e interprofessionale. Durante il convegno verranno inoltre condotti dei focus specifici sull’innovazione tecnologica ed in particolare sull’Intelligenza Artificiale, dal machine learning ai modelli prognostici, agli aspetti etici e normativi.
Francesca Cecchi, direttrice della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Firenze e del laboratorio di ricerca PROMISE@LAB (DMSC, Unifi-IRCCS Don Gnocchi), e Mauro Mancuso, direttore della Unità Operativa Complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale di Grosseto e dell’Area Dipartimentale di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Azienda USL Toscana Sud Est, sono i due presidenti del congresso: «Per la sua centralità, le sue eccellenze riabilitative e la sua storia, la città ci è sembrata la cornice ideale per promuovere una nuova sintesi tra le opportunità e le criticità poste dalle nuove tecnologie e dall'intelligenza artificiale, e la necessità di umanizzare e personalizzare la riabilitazione. La grandissima partecipazione di giovani ricercatori che stiamo registrando ci sembra un segnale su quanto questo tema sia già molto sentito e sarà sviluppato dalle future generazioni».
Mauro Zampolini, presidente della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica, commenta: «Questo congresso mette insieme due fronti apparentemente inconciliabili: quello dell’innovazione tecnologica e quello della umanizzazione. Lo sviluppo della riabilitazione conterà molto sullo sviluppo della robotica, della teleriabilitazione, e dell’intelligenza artificiale, che saranno tematiche approfondite durante il congresso; dall’altra parte l’umanizzazione acquisisce sempre più un ruolo fondamentale e quindi deve coniugarsi con l’innovazione. Se le tecnologie saranno ben gestite saranno di aiuto anche per ricavare atti di cura dedicati al paziente e al rapporto tra mondo sanitario e persona malata».
Tra le sessioni più attese quella su “Italia domani: le sfide e le opportunità del PNRR per la neuroriabilitazione”, in programma giovedì 15 febbraio dalle 15:30. «Il PNRR – precisa Francesca Cecchi – ha dato un grande impulso alla ricerca nel nostro ambito. È importante capire come sostenere e sviluppare ulteriormente le sinergie che si stanno creando».