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"Il Gronchi rosa ha sessant'anni e vi svelo quanto vale oggi" / NEWSLETTER

Pierfrancesco Benucci è ospite di Buongiorno Firenze, newsletter de La Nazione. "L'esemplare con l'errato inserimento della cartina della Tanzania non ha prezzo"

Pierfrancesco Benucci

Gronchi rosa, i sessant'anni di un mito di Piero Ceccatelli   Il 6 aprile è una data importante per i collezionisti di francobolli. Il giorno dell’emissione, avvenuta nel 1961, del ’Gronchi rosa’, il più raro e desiderato esemplare dell’intera emissione filatelica italiana. Un pezzo raro ancor oggi conteso dagli appassionati e dai mercanti.  Ne parliamo con un collezionista amatoriale, informatissimo, PierFrancsco Benucci, 83 anni, una vita da funzionario specializzato in export dell’Unione industriale pratese, fiorentino di nascita, barberinese di adozione. Benucci, autore di  vari libri sulle vicende storiche e socio economiche di Prato possiede un esemplare di 'Gronchi rosa' e una busta inviata per raccomandata a un destinatario di Prato, affrancata con il raro francobollo.

Il 'Gronchi rosa', emesso il 6 aprile 1961
Il 'Gronchi rosa', emesso il 6 aprile 1961

Come fu che un semplice francobollo diventò Gronchi rosa? “Il francobollo, del valore nominale di 205 lire fa parte di una serie di tre esemplari dedicati agli stati visitati da Gronchi: Argentina (170 lire), Uruguay (185 lire) e Perù (205 lire). Sul ’Gronchi rosa’ si evidenzia il Perù, indicandone confini non aggiornati rispetto alla guerra con l’Ecuador del 1941-42, dopo la quale il Perù annesse territori nel bacino del Rio delle Amazzoni: all’autore Renato Mura fu fornito un atlante De Agostini del 1939“.  Quindi? “La mattina del 3 aprile, allora lunedì di Pasqua, iniziò la vendita, la festa rallentò gli acquisti e furono vendute solo 79.625 serie complete. Però ci fu un guaio“. Ossia? “La mattina di Pasquetta l’ambasciatore peruviano in Italia, Alfonso Arias, protestò ufficialmente per la questione dei confini, il ministero ordinò il ritiro del francobollo, si tentò di recuperare quelli venduti e si ordinò di coprire con una versione corretta (grigia) gli esemplari spediti, intercettando la corrispondenza in una grandiosa operazione-lampo. Alcuni pezzi però non furono rintracciati". Quanti?  “Poste annunciò 79.625 esemplari sfuggiti al ritiro, 90 destinati al museo postale e 80 per omaggi a diplomatici. Secondo il Ministero furono venduti 79.455 francobolli da 205 lire ’Gronchi rosa’ Di conseguenza, se gli esemplari dati ai musei sono conservati, il numero teorico dei “Gronchi rosa” in circolazione dovrebbe essere di 79.535“. Quanto vale un Gronchi rosa?  “Circa...  Clicca per continuare la lettura