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"Covid, la città ha cambiato orari: non torniamo indietro" / NEWSLETTER

Stefano Bonora, manager di Ataf,. è ospite di Buongiorno Firenze, newsletter de La Nazione: "Il periodo di punta è passato da un'ora fra le 7.30 e le 8.30 a due ore e mezza, fra le 7 e le 9.30. Un vantaggio per tutti"

Stefano Bonora, amministratore delegato di Ataf

 

Firenze, 18 marzo 2021 - Il testo che segue apre Buongiorno Firenze, newsletter che La Nazione invia ogni mattina agli iscritti alla sua community di lettori. Quotidianamente, Buongiorno Firenze individua un tema di cronaca e vita cittadina, di cui si parla, con un ospite: oggi Stefano Bonora amministratore delegato di Ataf. Buongiorno Firenze tratta le principali notizie di cronaca, cultura, sport e offre suggrimenti su come scoprire e godersi la città      

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Se il covid fa cambiare gli orari della città  di Piero Ceccatelli  

"Tutti sogniamo di tornare alla ’normalità’ di prima del covid. Anch’io, ma con un distinguo. La pandemia ha modificato alcune abitudini che, spero, si mantengano a emergenza superata. Spero che, riguardo a quelle, non torneremo più al passato”. Parole di Stefano Bonora, amministratore delegato di Ataf. Lo abbiamo incontrato chiedendogli un bilancio sull’anno di lockdown nel settore, quello del trasporto pubblico locale  che in Italia, dopo sanità e scuola, è stato maggiormente in prima linea. Anche nelle poelmiche. PIù che uno sguardo al passato, però, Bonora ci ha consegnato un programma per il futuro. Vediamo quale nell'intervista.

L'OSPITE 

Cos’ha cambiato Firenze , di così ,prezioso da non doverne più fare a meno? ”Gli orari. Forse senza accorgersene, ma li ha cambiati”. Quando? ”Soprattutto al mattino. Il periodo di punta prima del covid era 7.30-8.30. Ora si è spalmato indietro e in avanti. La città si mette in moto dalle 7 alle 9.30. Minor concentrazione si nota anche nella fascia rientri delle 12.30-14.30 e fra le 17 e le 18”. E cosa cambia? “Se per raggiungere scuola o lavoro, con qualunque mezzo, s’impiegava mezz’ora e adesso ci vogliono 20 minuti, si hanno 10 minuti recuperati alla vita”. E per la comunità?” Vantaggi economici, ambientali, di salute. Lo stesso numero di veicoli in circolazione ma su un lasso più ampio portano alla riduzione dell’inquinamento: meno emissioni da auto ferme, minori scarichi tutti assieme. E ne guadagna il servizio“. Come? “Parlo di Ataf: con i bus obbligati a viaggiare con la capienza al 50%....

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