ELETTRA GULLE'
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Cronaca

Firenze, muore disabile: è caduto per una buca. La procura indaga per omicidio colposo

La tragica fine di Niccolò Bizzarri, studente universitario. L'incidente è accaduto in centro, vicino all'università che frequentava

Il momento dei soccorsi al ragazzo dopo la caduta (nel riquadro il giovane)

Firenze, 15 gennaio 2020 - Una brutta caduta a causa di una buca in strada, nel pieno centro di Firenze, la corsa in ospedale, il peggio che sembrava passato. Poi l’arresto cardiaco che la sera se l’è portato via. È morto ieri l’altro Niccolò Bizzarri.

Il momento dei soccorsi al ragazzo dopo la caduta (nel riquadro il giovane)
Il momento dei soccorsi al ragazzo dopo la caduta (nel riquadro il giovane)

Aveva solo 21 anni, era iscritto a Lettere Antiche, dove era anche rappresentante degli studenti per Lista Aperta. Sono proprio gli amici delle piccole e grandi battaglie per l’Ateneo a ricordarlo con una bellissima lettera affidata ai social.

Niccolò, scrivono gli amici, soffriva dalla nascita di una malattia degenerativa (la sindrome di Duchenne) che lo aveva progressivamente costretto alla disabilità motoria, tanto da vivere gli ultimi dieci anni in carrozzina.

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Ieri l’altro, alle 13,30, come sempre è uscito dalla biblioteca di Lettere in piazza Brunelleschi: pieno centro, appena una manciata di metri dal Duomo. La pavimentazione è in pietra, ed è molto accidentata, piena di buche e di trappole che l’amministrazione comunale provvederà a far coprire solo nelle ore immediatamente successive all’incidente.

Troppo tardi. «Niccolò era sulla strada, perché lì il marciapiede è molto stretto - racconta Filippo Ungar, suo amico e rappresentante degli studenti in Senato accademico per Lista Aperta -. Su una buca, la carrozzina si è ribaltata. Nicco, cadendo in avanti, si è ferito in faccia, tanto da perdere un dente. Non riusciva poi a muovere il braccio destro. Immediata la corsa in ospedale, a Santa Maria Nuova, dove è stato trattenuto tutto il pomeriggio».

Opportunamente bendato, è stato poi fatto salire su un’ambulanza per il rientro a casa. Sembrava che tutto alla fine andasse per il meglio.

«Ma dopo poco ha avuto un arresto cardiaco - sospira Filippo -. Il mezzo di soccorso ha fatto subito dietrofront, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Così, il nostro amato Niccolò se n’è andato, lasciando in noi un vuoto profondissimo».

Adesso il suo corpo è a Careggi, a medicina legale, per tutti gli accertamenti del caso. C’è un nesso tra la brutta caduta e la morte? La buca maledetta è stata rattoppata. E ieri sono arrivati i mezzi necessari per rifare, almeno per metà, la strada. Gli amici ieri sera si sono riuniti, tantissimi, per un rosario. «Siamo qui per dare un forte abbraccio ai suoi poveri genitori. Nicco era un ragazzo veramente speciale», dice Francesco Grazzini.

Anche lui conferma che Niccolò è caduto a causa di una buca. «Ma se ci sia stato o meno un nesso con la morte nessuno al momento può dirlo», aggiunge. «Pur consapevole che il futuro gli mancasse, era sempre pieno di speranza e di proposte - prosegue il suo racconto Filippo Ungar, commosso e ancora incredulo per l’accaduto -. Era un segno di vita per tutti, nonostante la fatica e il dolore». 

La procura ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l'omicidio colposo. L'indagine al momento è contro ignoti. La procura ha poi disposto di acquisire eventuali immagini delle telecamere in strada e l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

L'ASL - L’Asl, "nell’esprimere sentita vicinanza alla famiglia del giovane disabile deceduto nel pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova nella serata di lunedì scorso", informa che è stato attivato il Rischio clinico aziendale. Il giovane, infatti, era ancora all’interno della struttura di emergenza e urgenza (dov’era giunto per un trauma), quando è stato colto da un improvviso malore che lo ha portato al decesso, nonostante le manovre rianimatorie. Il direttore del pronto soccorso ha così prontamente inoltrato la segnalazione al Rischio Clinico aziendale che, a sua volta, ha attivato la procedura di pre-analisi dalla quale non sono emerse criticità clinico-assistenziali. "L’Azienda ha comunque deciso di dare seguito alla procedura e, quindi, di analizzare il caso attraverso la metodologia del Rischio Clinico che prevede il coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari che erano presenti in pronto soccorso quando il giovane è morto".

L'UNIVERSITA' - Il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, ha inviato alla famiglia di Niccolò Bizzarri un messaggio di cordoglio. Il prorettore alla didattica Vittoria Perrone Compagni, che lo conosceva, parteciperà inoltre ai funerali, una volta che sarà fissata la data. Bizzarri, studente di Lettere e anche rappresentante degli studenti all'Ateneo per Lista Aperta, sarà inoltre ricordato dal rettore anche all'inizio delle prossime sedute del Senato accademico (24 gennaio) e del Consiglio di amministrazione (31 gennaio).