
Per i bambini l’asilo nido è un’opportunità educativa e di socializzazione
Il progetto "Nidi gratis" compie tre anni e continua a crescere. Dal prossimo anno educativo infatti, ancora più famiglie potranno accedere al bando regionale grazie all’aumento della soglia massima di reddito Isee, che passa da 35mila a 40mila euro. L’aumento permetterà di arrivare a 16-17mila bambini, 2-3mila in più.
Le novità sono state illustrate ieri dal presidente della Toscana Eugenio Giani e dall’assessora all’educazione Alessandra Nardini, che hanno anche tracciato un bilancio dei primi due anni. La misura finora ha consentito l’accesso gratuito ai servizi per la prima infanzia di circa 13mila fra bambini e bambine nel primo anno e di oltre 14mila nel secondo (per l’esattezza 13.431 e 14.229), con un contributo medio di 2.700 euro ricevuto nel 70% dei casi da famiglie con Isee fino a 25mila euro.
Per il prossimo anno scolastico il plafond totale a supporto dell’iniziativa sarà di 48 milioni di euro (ci cui 8 milioni per innalzare il massimale Isee). La copertura finanziaria sarà assicurata dal cofinanziamento del programma regionale Fse+ 2021-2027.
Il contributo massimo erogato dalla Regione sarà di 527,27 euro per ogni mensilità. Questa cifra, insieme alla quota Inps, permetterà alle famiglie di accedere a un’agevolazione fino a 800 euro al mese. Confermata l’erogazione del contributo per chi frequenta nidi d’infanzia, spazi gioco e servizi educativi in un contesto domiciliare. Entro maggio sarà disponibile il bando: le famiglie avranno poi tempo fino a giugno per presentare domanda.
"Come abbiamo voluto sancire a novembre nel Manifesto degli Stati generali dell’infanzia – ha detto il presidente Giani - i servizi educativi per i più piccoli devono essere caratterizzati da universalismo, gratuità e qualità. Per questo rafforziamo "Nidi Gratis", misura capace di intercettare bisogni sentitissimi. La Toscana è un punto di riferimento a livello nazionale e con l’innalzamento della soglia Isee a 40mila euro vogliamo esserlo ancora di più".
"Con questa misura - ha evidenziato l’assessora Nardini - vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambini e i bambini toscani. Questa scelta ha, prima di tutto, una valenza educativa e pedagogica: investire sui nidi significa combattere e prevenire dispersione e abbandono scolastico. In secondo luogo, favorisce la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. E visto che il tempo di cura spesso non è equamente distribuito nella coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia evitano che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro".
Lo scorso anno sono stati 911 i nidi disponibili, per una capacità ricettiva di 27.391 posti, di cui 14.873 in strutture pubbliche e 11.283 in quelle private. Relativamente alle domande accolte, la Città Metropolitana di Firenze guida la classifica con 4.550, seguita da Pisa (1.785) e Prato (1.502). I fondi assegnati sono stati complessivamente 38,4 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente. Sono aumentate anche le amministrazioni comunali aderenti (182) e i servizi per l’infanzia coinvolti (781). Proprio grazie al progetto "Nidi Gratis", la Toscana ha superato il target dell’Unione Europea della strategia di Lisbona, con un 47,5% di bambini che frequenta il nido, ben oltre la media nazionale del 30%.