SANDRA NISTRI
Cronaca

Niente Luna park, giostrai in rivolta

All’ultimo minuto il Comune blocca la Fiera in piazza Lavagnini. "Ma noi non siamo come le discoteche".

di Sandra Nistri

La doccia fredda, anzi gelata, è arrivata. Dopo mesi di trattative e impegni presi per poter realizzare, anche quest’anno, la Fiera di fine estate a Sesto, i giostrai che stavano per allestire le attrazioni in piazza Lavagnini hanno saputo che il luna park non si farà. Una decisione del Comune che è maturata dopo l’ordinanza governativa che impone la chiusura delle discoteche visto l’aumento dei contagi da Covid-19 e che ribalta quanto disposto già ufficialmente con atti approvati dall’amministrazione sestese: che la Fiera cioè sarebbe comunque stata allestita, pur in edizione ridotta e con meno attrazioni del luna park, in piazza Lavagnini. Anzi, visti i già annunciati annullamenti dei fuochi di artificio, del concerto della Liberazione (almeno nella forma consueta), della tombola e dell’esibizione della banda musicale, il luna park avrebbe rappresentato per i sestesi una delle poche attrazioni di questo martoriato scorcio di fine estate.

Così ieri un folto gruppo di giostrai, che avrebbe dovuto essere già all’opera per montare le strutture, ha protestato davanti al Comune chiedendo di incontrare il sindaco Lorenzo Falchi però ancora in ferie: "E’ una cosa assurda – spiega Luca Moruzzi segretario regionale del Sindacato spettacoli viaggianti della Felsa Cisl – perché è stato fatto tutto quello che il Comune di Sesto ci aveva richiesto. Circa un mese fa, in via ufficiosa, ci era giunta notizia che il luna park non sarebbe stato fatto ma poi, in una serie di riunioni, avevamo saputo che in realtà l’orientamento era quello di realizzare un’edizione della Fiera ridotta prevedendo una diversa dislocazione delle bancarelle del Mercato da piazza Lavagnini ad altre strade del centro. Gli esercenti hanno dato la diponibilità a una riduzione di ben 7 attrazioni e si sono già accollati tutta una serie di costi, dalle istruttorie al pagamento della luce, oltre ai professionisti che hanno realizzato le piantine e tutti i documenti richiesti. Solo martedì però è arrivata dal Comune a uno dei giostrai una telefonata che informava dell’annullamento della Fiera, senza comunicazioni ufficiali, e abbiamo dovuto fare il passaparola".

I giostrai, venti famiglie per un totale di circa trecento addetti impegnati a Sesto, si sono già rivolti alla Prefettura e rivendicano di avere fatto tutto quanto richiesto per la messa in sicurezza della loro attività: "Non siamo discoteche – prosegue Alberto Giardi delegato dello Snav Cgil – tutte le nostre attrazioni sono all’aperto e abbiamo speso migliaia di euro per mettere in sicurezza le giostre. Lavorando con la Regione poi abbiamo stilato un preciso protocollo Covid con tutte le regole e le accortezze da seguire e ci atterremo scrupolosamente a questo: siamo disponibili a seguire tutte le ulteriori norme che il Comune vorrà prevedere ma non si capisce come si possa annullare una manifestazione a pochissimi giorni dall’inizio. Vogliamo far capire al sindaco che non si tratta solo di divertimento: dietro ai luna park ci sono centinaia di persone che lavorano e che sono ferme da mesi".

Oggi alle 11 è fissato in Comune quello che potrebbe essere il confronto decisivo con l’assessore alle Attività produttive Gabriella Bruschi nel quale i gestori delle attrazioni del luna park porteranno le loro proposte: l’orientamento dell’amministrazione pare però, decisamente, quello di annullare la Fiera.