
L’uomo, senza lavoro né dimora, avrebbe dovuto pagare 5mila euro. Dopo il ricorso e le polemiche, arriva il passo indietro del Comune.
Alla fine ha vinto lui. Marco, il libraio senza fissa dimora adottato dalle Cure, non dovrà pagare i 5mila euro paventati dalla multa che gli è stata fatta l’11 febbraio scorso e potrà riavere indietro i 150 libri sequestrati. La battaglia per la sopravvivenza, trasformata dagli altri in una battaglia politica, l’ha vinta il 41enne originario di Napoli, che da oltre un anno e mezzo ha fatto del sottopasso delle Cure la sua ’casa’. Il Comune, nonostante i primi tentennamenti in merito al ritiro della multa, ha deciso di annullare la sanzione e il sequestro, mettendo così la parola fine alla polemica che l’episodio aveva suscitato. L’archiviazione sarebbe stata avallata anche dalla stessa municipale.
Al di là dei battibecchi politici, infatti, la maxi multa fatta a Marco è sembrata fin da subito un cortocircuito. Ed è il tasto che l’avvocato Diego Raffaele Verusio, che assiste Marco, aveva premuto nell’opporsi al sequestro. L’uomo, senza un lavoro e senza una casa, chiedeva aiuto ai passanti e talvolta regalava libri, raccolti nel tempo, a fronte di una donazione, anche piccola e a prescindere dall’ammontare. Vera e propria beneficenza. Una situazione precaria, senza scopo di lucro, nota all’amministrazione comunale che a settembre scorso, sotto impulso dell’associazione ’Solidarietà arcobaleno istituto Andrea Devoto ODV’, ha pure avviato un percorso di sostegno per il 41enne, per accompagnarlo e aiutarlo nell’inserimento nel mondo del lavoro: partendo da un banco di raccolta offerte tramite la donazione di libri e di uno spazio dedicato al book sharing gratuito, per poi arrivare eventualmente alla vendita. In pratica lo stesso ente che lo sostiene nella sua attività, poi lo multa. Bastone e carota.
Una contraddizione di cui il Comune e la municipale devono essersi resi conto, anche alla luce della mobilitazione nata intorno a Marco. Perché alla memoria difensiva presentata a inizio marzo gli uffici hanno risposto con il dietrofront: multa stracciata e sequestro annullato. Una bella notizia per il libraio, una boccata d’ossigeno per una persona che non avrebbe avuto gli strumenti per pagare una sanzione così salata.
Teresa Scarcella