FIRENZE
Cronaca

Nistri e Panichi: un duo, mille anime: "I nostri balocchi elettronici live"

La coppia di musicisti fiorentini si esibirà all’Antisalotto culturale di via della Fornace domani alle 21 "Usiamo strumenti fisici capaci di fare suoni sorprendenti: ecco la musica da camera psichedelica".

di Giovanni Ballerini

"Stati d’animo, momenti di tensione collettiva e personale si sono riversati nelle composizioni, così ci è sembrato onesto chiamare il disco con i nostri nomi perché è stato una sorta di diario di un periodo difficile". Un duo di musicisti sperimentali fiorentini presentano, in prima esecuzione live, venerdì alle 21 all’Antisalotto Culturale di via della Fornace il singolare e convincente album che porta il loro nome ’Vittorio Nistri – Filippo Panichi’, pubblicato dall’etichetta Snowdonia Dischi con distribuzione Audioglobe. Il concerto vedrà alla ribalta un sestetto che, accanto a Filippo Panichi alla chitarra, molle elettrificate, sintetizzatori e Vittorio Nistri alle tastiere. Sintetizzatori e giocattoli elettronici, vede Alda Dalle Lucche al sax contralto, Giulia Fidenti al sax baritono, Giulia Nuti alla viola, Silvio Brambilla alla batteria e ai loop elettronici. "Il mio focus personale è quello di composizione e arrangiamento, mentre Filippo pratica l’improvvisazione radicale senza niente di preconcetto, creando del momento – spiega Vittorio Nistri -. Non siamo dei monoliti, però tendenzialmente questi sono i ruoli".

Vittorio come è organizzata la serata?

"In due parti. La prima con performance, proiezioni, discussioni sul tema ’Il tocco umano nell’era delle AI’, con il disegnatore Lido Contemori, l’ artista visivo Gabriele Menconi, l’art director Maurizio Della Nave. La seconda è dedicata al nostro concerto".

Con cosa avete realizzato le partiture che suonerete?

"Con un’elettronica fatta a mano e la decisione di non usare i computer come generatori di suoni, che sono perfetti, ma terribilmente piatti. Per questo abbiamo utilizzato tutti strumenti fisici, piccoli sintetizzatori artigianali, magari anche dei giocattoli elettronici, capaci di fare suoni sorprendenti, più vivi e inusuali".

Il risultato è una musica da camera psichedelica?

"C’è uno spirito visionario in questo disco e in questo concerto, che è tipico della psichedelia e al quale si presta bene il quintetto di musica da camera che abbiamo messo insieme per creare atmosfere oniriche".

Un sound agli antipodi da quello che fa con Deadburger?

"In effetti ho sempre fatto rock sperimentale, fuori dei binari, ma rock. Questa è la prima volta che faccio un disco interamente non rock, per Panichi è più normale, perché lui sperimenta pura musica elettroacustica".

Filippo com’è il panorama underground a ?

"Se esiste è lasciato molto ai margini. A Prato e Pistoia ci sono un po’ di nuove leve e organizzano qualche evento. A , a parte Tempo Reale, c’è veramente poco".