ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

No al trasferimento della Ph. Si mobilitano Regione e sindaci

Per far rimanere sul territorio della Sambuca, a Barberino Tavarnelle, la Ph si mobilitano tutti. I sindaci dell’Unione comunale...

Per far rimanere sul territorio della Sambuca, a Barberino Tavarnelle, la Ph si mobilitano tutti. I sindaci dell’Unione comunale...

Per far rimanere sul territorio della Sambuca, a Barberino Tavarnelle, la Ph si mobilitano tutti. I sindaci dell’Unione comunale...

Per far rimanere sul territorio della Sambuca, a Barberino Tavarnelle, la Ph si mobilitano tutti. I sindaci dell’Unione comunale del Chianti fiorentino e dell’area fiorentina si sono schierati al fianco dei circa 280 dipendenti molti dei quali rischiano di perdere il posto di lavoro per la decisione della TüV (proprietaria cal 2013 di Ph) di spostare l’azienda nell’ex sede di una banca a Calenzano. La decisione, improvvisa, era stata stigmatizzata per prima dalla Cgil. Poi sono arrivate le istituzioni.

Mercoledì sera si è svolto a Tavarnelle un consiglio comunale aperto dove erano presenti, tra gli altri, i sindaci dell’area e la Regione. "L’impresa non ha mai cercato l’occasione di condividere con serietà e concretezza e di affrontare la questione nelle sedi opportune", dichiara il sindaco David Baroncelli. Che ha anche detto che manderà "una pec all’amministratore delegato per invitare a rimanere sul territorio e a prendere in considerazione uno spazio che ho individuato, di circa 6000 metri quadri, nuovo, libero, vuoto, rispondente ai requisiti richiesti, a 100 metri dalla attuale localizzazione dell’azienda. Deve esserci un’alternativa allo smantellamento della sede chiantigiana".

Anche la Regione è scesa al fianco dei lavoratori della pH. Valerio Fabiani (nella foto), consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, ha partecipato al consiglio a Tavarnelle e ha convocato martedì 15 in piazza del Duomo il tavolo in plenaria, il secondo per la pH. "Siamo pronti a svolgere la nostra funzione di mediazione – dichiara Fabiani -, ma chiediamo rispetto per il tavolo istituzionale". Per Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche sociali, "una scelta così impattante sulla vita delle persone è inaccettabile. Fare impresa significa assumersi una responsabilità sociale". A seguire la vicenda è anche l’assessora regionale al Lavoro Alessandra Nardini.

Andrea Settefonti