LISA CIARDI
Cronaca

No allo stabilimento nella zona di Capannori: "E’ vicino alle case"

Protesta in Regione di cittadini e consiglieri comunali "Servirà a trattare i pannolini. Rischio per la salute".

Protesta di cittadini e consiglieri, davanti al Consiglio regionale della Toscana, contro il Piano dei rifiuti e, in particolare, contro l’impianto previsto a Capannori. Ieri, una delegazione composta da una ventina di persone, fra consiglieri comunali de "La Porcari che vogliamo", componenti dei comitati della Piana di Lucca e residenti, ha manifestato ieri in via Cavour, a Firenze, sotto l’aula che ospitava il dibattito sul piano regionale dei rifiuti. Al centro delle polemiche, la realizzazione di un impianto di trattamento per pannolini previsto a Salanetti, sul territorio di Capannori (Lu) ma poco lontano dal centro urbano di Porcari.

"Il piano dei rifiuti ha tolto la distanza minima di 200 metri dai centri abitati, qualora l’impianto si trovi in una zona industriale – ha spiegato Barbara Pisani, consigliera comunale della lista civica "La Porcari che vogliamo" -. Così noi rischiamo di veder nascere un impianto nella zona industriale di Capannori a 100 metri dalle case di Porcari. La novità si applica pure agli impianti in fase autorizzazione, cosa anomala per una norma che diminuisce la tutela e non la aumenta. La nostra delegazione non ha solo fatto sentire il proprio no all’impianto di smaltimento dei rifiuti a Salanetti, ma ha anche espresso il proprio dissenso verso la decisione della Regione di eliminare la distanza minima dai i centri abitati".

Proprio su questo tema, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Vittorio Fantozzi, ha detto di volersi fare carico della proposta di reintroduzione del criterio della distanza minima di 200 metri dai centri urbani, attraverso tre emendamenti. "Mi auguro che il Consiglio regionale rifletta bene sulla portata della liberalizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti – ha dichiarato - che potranno sorgere senza alcun limite territoriale, nei luoghi più densamente popolati. Spero che i consiglieri regionali vogliano tenere conto della salute delle persone e non ragionare in astratto, seguendo altre logiche".

Sul tema anche la Lega. "Occorre garantire che i procedimenti autorizzativi di impianti in esame da parte della Regione proseguano il loro iter nel rispetto dei vincoli della pianificazione esistenti al momento dell’avvio dei procedimenti stessi – ha detto il consigliere regionale del Carroccio, Massimiliano Baldini - . Mi auguro che il presidente della Regione, Eugenio Giani, l’assessore Monni e tutto il Consiglio regionale vogliano prendere in considerazione la proposta di emendamenti al piano per evitare che la comunità lucchese sia costretta a subire danni ingenti e profondamente ingiusti".

Li.Cia.