LISA CIARDI
Cronaca

Stretta sui cinquantenni ’no vax’. In 13mila senza poter lavorare

Fino al 15 giugno la norma relativa alla vaccinazione diventa stringente, ma i problemi sono limitati. Per la Fiom "non ci dovrebbero essere ricadute"

Da oggi soltanto gli over 50 con Green pass da vaccino o da guarigione potranno lavorare

Da oggi soltanto gli over 50 con Green pass da vaccino o da guarigione potranno lavorare

Firenze, 15 febbraio 2022 - Niente vaccino, niente lavoro per gli over 50. Da oggi, la norma relativa alla vaccinazione anti-Covid diventa infatti più che mai stringente: come annunciato da tempo, chi ha superato i cinquant’anni di età potrà continuare a lavorare solo se in regola con le somministrazioni o guarito dal Covid. Non potrà essere più utilizzato il "green pass" da tampone, né si potrà ricorrere allo smart working per aggirare il problema. Il provvedimento sembra però essere passato quasi sotto silenzio, al netto di eventuali sorprese di oggi. E il motivo, sentendo sindacati e associazioni di categoria, è la scarsissima incidenza del fenomeno.

Ma quanti sono gli over50 senza vaccino? Si stima che in Toscana siano circa 38mila e che circa un terzo viva fra Firenze e provincia, la zona più densamente popolata della regione. Da questi numeri però vanno tolti tutti coloro (e dopo Omicron sono molti) che hanno contratto il virus ottenendo il "green pass" da guarigione, più i soggetti che non possono vaccinarsi per salute. Si arriva così a 23mila a livello regionale. 

«Dai dati a nostra disposizione quello dei 50enni senza "green pass" rafforzato è un fenomeno residuale – spiega il segretario generale Fiom Toscana, Massimo Braccini – anche perché, ai numerosi vaccinati si aggiungono le persone che hanno avuto il Covid e che si sono così immunizzate. Non ci dovrebbero quindi essere ricadute nell’organizzazione del lavoro, anche se qualcuno opterà per la sospensione senza stipendio". Al momento l’obbligo è previsto fino al 15 giugno e c’è quindi chi punta a raggiungere quella data per tornare operativo. "Alcune persone sceglieranno la sospensione – continua Massimo Guerranti, segretario Femca-Cisl Toscana – ma si tratta di numeri bassissimi, sotto l’1%. Abbiamo avuto molte più segnalazioni durante il picco delle quarantene scolastiche che, in alcune fasi, hanno messo fuori uso anche il 5-6% del personale". 

Dati confermati dalle imprese. "Molti nostri associati si sono vaccinati con convinzione – spiega Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze – spesso con tre dosi. Anche chi era meno convinto si è adeguato per necessità. Oggi, su 6mila aziende abbiamo circa 50 imprenditori no vax e numeri simili fra i dipendenti". "Si tratta di casi sporadici - continua Riccardo Sabatini di Cna Firenze - e lo vediamo non solo fra gli associati ma anche al nostro interno: con 19 uffici della Città Metropolitana e circa 300 dipendenti, gli over 50 sprovvisti di ’green pass’ rafforzato dovrebbero essere 2, lo 0,6%". In base alla normativa, il lavoratore senza "green pass" rafforzato è sostituibile dopo il quinto giorno di assenza, senza stipendio, ma con la conservazione del posto di lavoro. E per i dipendenti che non rispetteranno la norma scatteranno multe fra i 600 e i 1.500 euro; dai dai 400 ai 1000 euro per i datori di lavoro colpevoli di non aver controllato.