Firenze, 10 novembre 2018 - È rimasto irreperibile per 20 anni dall'anagrafe del Comune di Firenze ma intanto continuava a vivere nell'Oltrarno, in via Maggio, mentre Palazzo Vecchio e l'Agenzia delle Entrate lo cercavano perché pagasse, tra multe stradali e arretrati col fisco, circa 98mila euro.
Ora, un nobile fiorentino rischia di essere processato per falso ideologico e false dichiarazioni alle autorità. Il pm Christine von Borries gli ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini. Gli accertamenti su di lui sono partiti da un esposto dell'avvocatura del Comune. Gli uffici, cercando di riscuotere il pagamento delle multe, avevano scoperto che il nobile risultava irreperibile dall'anagrafe fiorentina fin dal 1998, anno in cui aveva chiesto la cancellazione della residenza.
I vigili urbani, incaricati di rintracciarlo, hanno cercato altri luoghi di residenza ma non trovavano sue tracce in nessuno dei domicili ricavabili da atti pubblici, alcuni stilati con autocertificazione come per l'acquisto e il leasing di due automobili Mercedes. La sua presenza infatti non risultava né in via della Villa Demidoff a Firenze, né agli indirizzi di Bucine (Arezzo) e San Casciano Val di Pesa (Firenze).
Alcuni indirizzi 'tentatì dagli investigatori erano stati forniti da lui stesso in varie circostanze, anche in denunce e querele presentate ai carabinieri per fatti vari, un furto, un incidente stradale, un esposto per una questione di vicinato e altro. Le ricerche, attraverso un controllo incrociato delle banche dati hanno infine portato la polizia giudiziaria a bussare all'ultimo piano di un palazzo di via Maggio dove finalmente il nobile è stato rintracciato e la sua vicenda è stata interamente ricostruita.