REDAZIONE FIRENZE

Nodo acqua, no trasversale a Capannori

A Capannori, Lucca, si apre una frattura politica sull'acqua tra Pd e opposizione locale, con proposta di gestione interna.

A Capannori, Lucca, si apre una frattura politica sull'acqua tra Pd e opposizione locale, con proposta di gestione interna.

A Capannori, Lucca, si apre una frattura politica sull'acqua tra Pd e opposizione locale, con proposta di gestione interna.

Parte da Capannori (Lucca) l’attacco trasversale a tenere nella multiutility toscana anche il servizio idrico, visto con favore da parte del Pd regionale ma anche da spezzoni rilevanti di Fratelli d’Italia. Nell’importante comune della provincia di Lucca, governato da oltre 20 anni dal centrosinistra, si è consumato lo strappo durante il consiglio di martedì scorso. Una mozione – che vedeva come primo firmatario l’esponente leghista Domenico Caruso – è passata con i voti di tutta la maggioranza e di gran parte della opposizione, a cominciare dalla Lega per finire a Forza Italia, mentre FdI si è astenuta.

Nella mozione si esprimeva la netta contrarietà alla gestione da parte della Multiutility delle risorse idriche e della sua quotazione in borsa e si evidenziava la necessità, con i tempi necessari, di giungere alla costituzione di una società interamente in house per la gestione locale della risorsa idrica. Un siluro alla linea regionale del Pd che arriva da un territorio, la provincia di Lucca, dove la gestione dell’acqua è un tema molto sentito e dove sono presenti addirittura tre gestori: Acque, Gaia e Geal, la cui concessione è in scadenza, con il Comune di Lucca, socio di maggioranza, che intende dare battaglia in ogni sede, compresa quella giudiziaria, all’Autorità idrica toscana per non vederla scomparire. Un quadro complesso nel quale l’alleanza trasversale si inquadra nella lotta mai sopita contro quelli che da più parti vengono definiti ‘diktat‘ proveniente dall’area fiorentina.

Fabrizio Vincenti