Meno bancomat e più moderno soggetto filantropico, che non si limita all’attività erogativa, ma che mette in atto una nuova progettualità sul l territorio, con una visione di lungo periodo.
E’ la filosofia di Fondazione CR Firenze, che al teatro del Maggio ha presentato ieri il Documento Previsionale 2025.
Ma per cominciare dai numeri, le risorse previste per i territori della Città Metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e di Grosseto sono comunque una cifra record: 47,5 milioni di euro, 7,5 milioni in più rispetto al 2024 e 10 milioni di euro in aumento sulle previsioni del Documento Programmatico Pluriennale 2024-2027.
Il presidente Bernabò Bocca ha ribadito che al primo posto resta l’attenzione alle criticità socioeconomiche "che fanno sentire i loro effetti soprattutto sulle fasce di popolazione più vulnerabili le quali rimangono una delle nostre priorità".
Per questo, confermando il ruolo di grande “motore di sviluppo” sul territorio, vengono sostenuti ogni anno circa mille progetti del terzo settore: le risorse messe a disposizione coprono in media il 30% dei costi progettuali complessivi che hanno un valore di circa 140 milioni di euro. "Costi che si traducono per buona parte in stipendi dei lavoratori dipendenti - ha aggiunto il direttore generale Gabriele Gori –, e più in generale, delle professionalità coinvolte". I numeri dicono ancora che l’avanzo di 85 milioni di euro del bilancio 2024 sarà impiegato nel 2025 per l’attività istituzionale, con 47,5 milioni di risorse da erogare e 16,3 milioni destinati al fondo per la stabilizzazione delle erogazioni; per il rafforzamento patrimoniale, con 17 milioni a riserva obbligatoria e 12,8 milioni al fondo per l’integrità del patrimonio; per iniziative Acri (2,5 milioni) e per il Fondo nazionale per il volontariato (2,3 milioni). Gori ha sottolineato inoltre che una fetta dei 47,5 milioni destinati alle erogazioni 2025 derivi da beneficio fiscale e che per la prima volta, nel 2025, le risorse per volontariato e beneficenza sono pari a quelle per la cultura: 12, 5 milioni.
Nel 2025 verranno lanciati, inoltre, 24 bandi tematici su progetti che rispondano alle missioni della Fondazione: per le persone, la cultura, l’innovazione e la ricerca, lo sviluppo del territorio. Si rinnovano gli storici bandi a favore delle associazioni che si occupano di solidarietà: welfare, disabilità, donne e minori. Nel settore dell’arte e cultura poi, i bandi per spettacolo dal vivo, arti visive, attività culturali. Fra i nuovi bandi, sostegno per i progetti per implementare i servizi digitali, servizi educativi dedicati alle scuole e progettazione di strategie digitali, il bando Sport e Inclusione e il nuovo bando Caregivers.
Saranno una trentina, invece, i progetti diretti realizzati dalla Fondazione con partner nel territorio. In particolare, il nuovo progetto “Problema Carcere” per favorire l’accesso ai diritti e alle tutele sociali dei detenuti. Importanti gli investimenti sul social housing, con appartamenti a canone calmierato per soggetti fragili, e allo student housing. Al momento l’investimento della Fondazione nel Fondo Housing Toscano è di 11,7 milioni e ha generato un totale di 423 nuovi alloggi, circa 1 milione all’anno di risparmio sugli affitti di mercato. Tra le prossime iniziative di social housing rientra l’ex caserma Lupi di Toscana che potrebbe dar vita a 300 appartamenti. Riguardo alle locazioni per gli studenti, la Fondazione si è impegnata a investire cinque milioni di euro nel fondo iGeneration che ha in progetto la realizzazione di una struttura per gli studenti nell’attuale Monna Tessa.