Firenze, 13 gennaio 2023 - Ventimila famiglie fiorentine hanno difficoltà a pagare luce e gas e a riempire il carrello della spesa. Nell’ultimo mese sono 197 le persone che si sono rivolte agli sportelli Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil, perché in difficoltà. Mani tese in cerca di un aiuto che sembra sempre più un miraggio. "Nei primi 10 giorni del 2023 le richieste di persone in difficoltà sono aumentate in maniera esponenziale. Oltre ai rincari di luce e gas e della spesa quotidiana, tantissimi fiorentini stanno facendo i conti con gli aumenti delle utenze condominiali e con i prezzi degli affitti sempre più alti" non usa mezzi termini Laura Grandi, segretario generale Sunia Cgil. Che aggiunge: "Ci troviamo davanti alla ‘tempesta perfetta’ dell’emergenza abitativa: dove affitti alti e caro bolletta, si rivelano un mix terribile che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie".
A soffrire maggiormente sono i nostri nonni, coloro che passano più tempo in casa ( il 44%). Il 29% sono famiglie con un solo stipendio da dipendente, il 18% lavoratori in proprio come titolari di attività che non riescono più a far quadrare i conti per via della pioggia di incrementi, il 9% studenti fuori sede. La maggior parte sono italiani (64%) mentre il 36% sono stranieri. "Fino a nemmeno un anno fa le richieste di aiuto provenivano da persone che magari da un giorno all’altro si erano trovate senza un impiego. Oggi ci ritroviamo con tante famiglie da gestire, famiglie per le quali anche fare la spesa al supermercato è diventato un problema" sottolinea Natale Bazzanti, vice presidente Banco Alimentare Toscana. "Sono aumentate le richieste di generi alimentari da parte delle associazioni e degli enti no profit" aggiunge. "I prezzi al supermercato sono alle stelle, sulla vendita al consumatore finale incidono una serie di costi che finiscono tutti nel carrello della spesa" analizza Luca D’Onofrio, presidente di Federconsumatori Toscana.
Di storie ce ne sono tante. Ennio, 81 anni, con sua moglie Elisabetta di 83, si sono rivolti al Sunia perché la rata del condominio è passata da 70 euro mensili a 150 euro. Dovranno chiedere un aiuto al figlio perché con un aumento del genere non saranno capaci di far quadrare i conti. Michele, 56 anni, vive a Novoli e ha un negozio di ricambi per auto. Non riesce più a pagare il canone di locazione di 700 euro al mese perché il lavoro è diminuito. Mentre Tommaso,19 anni, con i suoi genitori ha mostrato il suo contratto di studente fuori sede: 600 euro mensili per un posto letto in un’abitazione da condividere con altri tre ragazzi in zona piazza Giorgini. Poi c’è Gianna, 39 anni, sola con un figlio liceale. Lei ha gettato la spugna: non riesce più a pagare l’affitto di 750 euro in zona Cure: il suo ex marito non paga più gli alimenti e il suo stipendio di 1.400 euro non le basta.
"A rendere più drammatica la situazione – prosegue Grandi – la soppressione delle risorse per il fondo affitti. Un colpo di spugna che getterà nella disperazione le 2.764 famiglie fiorentine che l’anno scorso hanno potuto contare su questo contributo".