REDAZIONE FIRENZE

"Non è che ognuno fa quel che vuole"

"Ognuno deve fare la sua parte per combattere la pandemia, se gli esperti e chi di dovere ci hanno chiesto di fare questo sacrificio, e quindi chiudere a cena, tutti siamo tenuti a rispettare le regole". E’ quanto pensa Gianluca Amoruso, il titolare della Trattoria Pinco Pallino nel quartiere di Careggi.

Lei, a differenza di alcuni suoi colleghi di tutta Italia, si sta attenendo al Dpcm e ha deciso di non partecipare a nessuna forma di protesta fuori legge.

"Le dirò di più, venerdì a pranzo mi hanno chiamato diverse persone che volevano prenotare per la cena. Mi hanno detto: ’Come mai è chiuso? Alcuni suoi colleghi sono aperti’. Ma io mi sono rifiutato di servirli. Queste restrizioni sono discutibili e ingiuste ma non può ognuno fare quello che gli pare. Altrimenti dove arriveremmo? Questa pandemia va combattuta insieme".

Cosa non condivide di alcuni dei suoi colleghi?

"Posso capire i motivi che li hanno spinti a prendere certe decisioni ma ripeto, non rispettare le regole non porta da nessuna parte. Tra l’altro la posta in gioco è alta: in caso di controlli non si rischia solo la sanzione ma anche la chiusura dell’attività e il ritiro della licenza. Certo è che questa confusione non ci aiuta: sabato scorso non sono riuscito ad aprire perché sembrava che il weekend fossimo in zona arancione e poi, invece, la sorpresa. Un sacco di prenotazioni perse".

Lei lavora in un quartiere residenziale, come va?

"Con l’ingresso in zona gialla decisamente meglio. Comunque perdiamo il 50% rispetto allo scorso anno, ma cerchiamo di reggere".

Rossella Conte